"Furbetti" del cartellino al Buccheri, truffa sulla mensa: licenziati tre infermieri
La direzione del Buccheri La Ferla ha deciso di interrompere il rapporto di lavoro con i tre dipendenti che per anni avrebbero mangiato "a scrocco". Per farlo utilizzavano i vecchi badge, ancora buoni secondo il lettore ottico
Hanno utilizzato per lungo tempo tre badge scaduti, "strisciandoli" alla mensa dell’ospedale senza pagare mai un euro, sia a pranzo che a cena. La direzione dell’ospedale Buccheri La Ferla ha licenziato per giusta causa tre infermieri che avrebbero scroccato pasti completi senza mai vedersi addebitare neanche un centesimo sul proprio stipendio.
Nell’ultimo periodo i tre infermieri, impiegati nei reparti del pronto soccorso, di chirurgia e di medicina, avevano sentito il fiato sul collo dell’amministrazione, ma pensavano di farla franca o al massimo di subire un provvedimento disciplinare. E invece la direzione della struttura sanitaria ha voluto utilizzare il pugno duro, quantificando il danno arrecato alla casse dell’ospedale in circa 10 mila euro.
Una circostanza che avrebbe fatto venir meno, in maniera non più sanabile, il rapporto di fiducia fra l’ospedale e i suoi tre dipendenti. Una volta scaduto il vecchio badge, diverso da quello "strisciato" per segnare l’orario di entrata e uscita, avrebbero dovuto riconsegnarlo immediatamente. E invece avrebbero sfruttato un bug del lettore ottico che continuava a riconoscere le card magnetiche. Ma è anche possibile che si fossero fatti codificare nuovamente i vecchi badge.
Il sistema della mensa prevede che i dipendenti possano consumare un pasto completo al costo di 4 euro, la metà dei quali a carico dell’azienda. Per farsi addebitare il costo del pranzo o della cena, i dipendenti passano il badge e si vedono decurtare l’importo in busta paga. Ma non loro tre, che adesso dovranno trovarsi un altro lavoro portando addosso questa macchia.