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Cronaca Libertà / Via Laurana Francesco

Truffavano l'Inps e rubavano il tfr dei pensionati: quattro condanne

Il processo nasce dall'operazione "Carambola" portata a termine nel maggio del 2014 dai carabinieri. Gli imputati sono accusati di avere creato dei conti fasulli dove depositare i soldi delle buonuscite accantonati in banca per "impossibilità di deposito"

Avevano creato dei conti fasulli dove depositare i soldi delle buonuscite destinate ai pensionati e accantonati in banca per "impossibilità di deposito" appropriandosi così di oltre cinquecentomila euro. Una vera e propria truffa all'Inps portata alla luce nel 2014 dai carabinieri con l'operazione "Carambola" e per la quale adesso sono arrivate le prime condanne. Vincenzo Vivoli (considerato l'ideatore del meccanismo) dovrà scontare cinque anni e mezzo di carcere; Cesare Speca 5 anni e otto mesi; Francesco Paolo Vitale due anni e dieci mesi e Rita Melchiorra Pipitone tre mesi. Altri imputati - dodici in tutto le persone coinvolte - hanno scelto di essere giudicati con un altro rito e la loro posizione è stata stralciata.

Vincenzo Vivoli-2Secondo l'accusa, è Vivoli (funzionario dell'Inps, nella foto a destra) a entrare in contatto con Speca, consulente di San Benedetto del Tronto, e insieme progettano la truffa. (LE INTERCETTAZIONI). Il gruppo creava dei conti fittizi a nome di ignari beneficiari ai quali la banca, che custodiva in sospeso le buonuscite, erogava le somme. In questo modo, attraverso cinque pratiche sono stati sottratti 273 mila euro. Dagli accertamenti è emerso che gli indagati stavano trattando altre 11 pratiche di remissione, per un importo complessivo di 560 mila euro.

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