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Cronaca

Finti atti vandalici per intascare l’assicurazione, indagato finanziere palermitano

L'inchiesta della guardia di finanza che ha portato in carcere 13 persone. Sotto accusa è finito anche Carmelo Micali, di 41 anni, insieme ad altri sei colleghi. I fatti avvenuti nella provincia di Bergamo

C'è anche un palermitano tra i sette finanziari indagati nell'ambito dell'inchiesta sui finti atti vandalici per intascare l’assicurazione. Si tratta dell'indagine della guardia di finanza di Bergamo che due settimane fa ha portato in carcere 13 persone. Sotto accusa, adesso, c'è anche Carmelo Micali, palermitano di 41 anni. Ieri - insieme ai colleghi - è stato interrogato dal giudice Maria Luisa Mazzola che dovrà decidere se sospendere lui e gli altri.

Secondo quando ricostruito e denunciato nell’aprile 2017 dai titolari di una carrozzeria di Osio Sotto (in provincia di Bergamo), i finanzieri, dietro minaccia di controlli fiscali e ripercussioni, si sarebbero garantiti riparazioni gratuite per diverse migliaia di euro e intascato premi assicurativi non dovuti. Non solo: in alcuni casi avrebbero richiesto anche alcuni “regali”, tra cui uno smartphone e il pagamento del bollo dell’auto.

Secondo quanto riportato da L'Eco di Bergamo, Carmelo Micali avrebbe - secondo le contestazioni - ottenuto 1.300 euro di rimborso assicurativo, oltre a non pagare i lavori del carrozziere.

I finanzieri ora devono rispondere anche di induzione indebita e concussione. Il copione era sempre lo stesso: finte grandinate, danni inesistenti o creati ad hoc per chiedere un intervento su tutta l’auto che, così, veniva rimessa a nuovo senza spendere un euro. I fatti sarebbero accaduti tra novembre 2016 e il marzo successivo. Il finanziere palermitano ha affidato la sua difesa a memorie scritte e ha deciso di non parlare.

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