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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

I procacciatori d'affari e la truffa sui falsi contratti di energia elettrica: due denunce

Operazione della guardia di finanza che ha pizzicato due palermitani dopo la querela sporta da una donna di Termini Imerese. A finire nei guai sono stati un 39enne e un 27enne

Falsificavano i contratti per la fornitura di energia elettrica. La guardia di finanza ha pizzicato due procacciatori d'affari palermitani dopo la denuncia di una donna. A finire nei guai un 39enne (G.F. le iniziali) e un 27enne (M.T. le iniziali). La donna che ha sporto querela aveva segnalato il cambio di gestore di energia elettrica avvenuto senza che lei avesse dato il proprio consenso e senza la sottoscrizione di alcun contratto.

"Per comprendere l’attività investigativa posta in essere dalle Fiamme Gialle - dicono dalla guardia di finanza di Termini Imerese che ha messo a segno l'operazione - dobbiamo ricordare che sono attive sul mercato società che ricevono contratti di agenzia da aziende che gestiscono la fornitura di energia elettrica. Queste società, a loro volta, si avvalgono dei propri collaboratori (procacciatori d’affari) che si occupano materialmente della sottoscrizione dei contratti per la fornitura di energia elettrica. Sulla base di queste premesse, si è proceduto all’identificazione dei due palermitani che dopo aver acquisito in modo illecito il numero POD (codice identificativo) dell’utenza dell’ignara cittadina hanno compilato in tutte le sue parti la 'proposta di adesione contrattuale per la somministrazione di energia elettrica', nonché il 'recesso dal contratto di fornitura del precedente gestore' e sottoscritto, falsificandone le firme, i documenti".

In particolare, i dati utilizzati per la compilazione del contratto sono risultati del tutto veritieri e riconducibili, con assoluta certezza, alle generalità complete della donna e all’identificazione dell’utenza elettrica, ad eccezione degli estremi della carta d’identità risultati falsi.
"L’acquisizione della documentazione presso l’operatore attivo nel mercato libero dell’energia ha permesso di individuare sia l’azienda con cui questo gestore in passato aveva stipulato un contratto d’agenzia per la promozione e la collocazione dei propri prodotti, sia il collaboratore 'procacciatore d’affari occasionale'", spiegano dalla Finanza.

I successivi approfondimenti hanno portato i finanzieri a verificare anche il ruolo del secondo truffatore, “incaricato” della proposta per la nuova fornitura. La danna ha poi "rinnegato" tutte le firme apposte nei moduli di adesione contrattuale e di recesso anzidetti. I due sono stati deferiti per i reati previsti e puniti dagli articoli 640 (truffa) e 494 (sostituzione di persona) del Codice Penale.
 

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