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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Pochi, sporchi e in ritardo: i treni della linea Agrigento-Palermo sono da incubo

E' quanto emerge dal dossier Pendolaria 2017 di Legambiente secondo cui la tratta ferroviaria è tra le dieci peggiori d'Italia: "Aumentare le corse ordinarie"

Viaggiare in treno da Agrigento a Palermo e vicersa è un incubo: i treni sono pochi, sporchi, sovraffolati e ritardano spesso, specialmente nelle giornate di pioggia quando in molte stazioni si allagano i binari e si verificano frane. A dirlo è il dossier Pendolaria 2017 di Legambiente secondo cui la linea ferroviaria siciliana è tra le dieci peggiori d'Italia. Per raggiungere la destinazione finale, salvo ritardi, servono poco più di due ore: il treno viaggia ad una velocità media di 67 km/h e il tragitto è lungo 137 km. Le coppie di convogli che quotidianamente lo percorrono sono soltanto 12. Per tutti questi motivi, malgrado la domanda di spostamento tra le due città sia molto elevata, solo una percentuale bassa di pendolari si sposta in treno. Il comitato pendolari Palermo-Agrigento denuncia i disagi da mesi ma i reclami continuano a non essere ascoltati.

L'appello di Legambiente

L'Italia ha bisogno di aumentare sensibilmente il numero di passeggeri che viaggiano in treno e, nelle principali città, di chi si sposta in metro e in tram, se vuole migliorare la qualità dell'aria e ridurre le emissioni di CO2 come previsto dall'Accordo di Parigi. Ma l'entrata in vigore dell'orario ferroviario invernale vede ancora una volta aumentare l'offerta di treni ad alta velocità e invece poche novità sul resto della rete. Sette anni fa, prima dei tagli, circolava il 6,5% di treni regionali in più e il 20% di treni Intercity. Il nuovo orario invernale fotografa un boom di collegamenti veloci, come per esempio le 50 corse al giorno di Frecciarossa e le 25 di Italo da Roma a Milano, per un aumento dell'offerta del 78,5% dei treni in circolazione in 7 anni, con un treno ogni 10 minuti negli orari di punta. Eppure i viaggiatori che beneficiano dei servizi ad alta velocità sono 170 mila, contro i tre milioni circa di pendolari che si spostano ogni giorno sulle linee ordinarie, dove la situazione non vede miglioramenti. 

Le altre nove linee finite nella classifica

La Roma-Lido, la Circumvesuviana, la Reggio Calabria-Taranto, la Verona-Rovigo, la Brescia-Casalmaggiore-Parma, l’Agrigento-Palermo, la Settimo Torinese-Pont Canavese, la Campobasso-Roma, la Genova-Savona-Ventimiglia e la Bari-Corato-Barletta.

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