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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Tragedia alla Targa Florio, restano gravi le condizioni di Gemma

La "navigatrice" di 27 anni, figlia del pilota morto nell'incidente, ha riportato un trauma toracico e fratture multiple. E' ricoverata nel reparto della Seconda Rianimazione dell'ospedale​ Civico, la prognosi resta riservata

E' ancora in coma Gemma Amendolia, la giovane pilota messinese di 27 anni, rimasta ferita nel tragico incidente di ieri, nel corso della Targa Florio. La ragazza è ricoverata nel reparto della Seconda Rianimazione dell’ospedale​ Civico. La giovane ha riportato, come recita il bollettino medico, un politrauma con edema cerebrale, trauma toracico, fratture multiple e lesione epatica. Al momento è in stato di coma ed è sottoposta a continuo monitoraggio dei parametri vitali. La prognosi resta riservata.

VIDEO - LE IMMAGINI DAL LUOGO DELL'INCIDENTE

"Gemma Amendolia è sempre stata vigile e cosciente - ha detto qualche ora dopo l'incidente il medico di gara Davide Di Fabrizio - ed è stata trasportata inizialmente all’ospedale di Petralia Sottana, dove è stata sottoposta a una Tac che ha escluso emorragie celebrali. C’era uno stato commotivo per cui poi si è preferito trasferirla presso la rianimazione dell’ospedale Civico di Palermo, mettendola in coma farmacologico per ulteriore protezione”.

TRAGEDIA ALLA TARGA FLORIO: I RETROSCENA

L'incidente di ieri, avvenuto intorno a mezzogiorno, è costato la vita al padre, il pilota Mauro Amendolia di 54 anni e al commissario di gara Giuseppe Laganà di 56 anni. Intanto la Targa Florio non si è completamente fermata. Oggi è infatti regolarmente partita la seconda tappa della Targa Florio classica: un percorso di 305 chilometri con partenza e arrivo a Palermo che si snoda lungo il vecchio circuito delle Madonie. Dopo il primo giorno, Massimo Zanasi e Barbara Bertini sono al comando della classifica assoluta con la Volvo P1800 Jensen 1961.

Incidente alla Targa Florio, due morti

“I sanitari hanno agito con solerzia", ha chiarito il medico di gara. Sull'episodio è stata avviata un'inchiesta. Al momento il fascicolo è stato aperto contro ignoti. Dopo aver ascoltato i responsabili della gara, i tecnici e i testimoni, gli inquirenti cercheranno di capire se l’episodio sia legato a un guasto della vettura o al presunto malore di Mauro Amendolia. Anche per questa ragione è stata disposta l’autopsia sul corpo del pilota e del commissario di gara, così come una perizia tecnica sulla vettura per rispondere ad alcune domande. Bisognerà chiarire come mai la cellula di sicurezza dell’auto non abbia retto all'urto proteggendo i due sportivi dall’impatto.

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