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Cronaca

Tradimalt: Grillo sbaglia, c'è chi in Sicilia usa i fondi Ue e fa impresa sana

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

Coniglio, amministratore della messinese Tradimalt attacca Grillo: "Non assegnare i fondi UE? Invece di fare polemiche inutili e insultare i cittadini del Sud, si impegni ad aiutare le Regioni a utilizzarli. I deputati del M5S la pensano come lui e credono che la Sicilia sia solo mafia?"

Gentile Sig. Grillo,

le sue dichiarazioni rilasciate martedì 1 luglio in conferenza stampa a Strasburgo "non date finanziamenti all'Italia. Scompaiono tutti in tre regioni: Calabria, Sicilia e Campania: e quindi a mafia, 'ndrangheta e camorra" non sono solo offensive, ma sono sbagliate. Il "quindi" denuncia una grave incomprensione dei problemi che la politica dovrebbe saper affrontare e ci chiediamo se i parlamentari del Movimento 5 stelle possano davvero condividerle.

L'insano uso dei fondi europei nelle tre regioni citate è evidente ed è un problema molto rilevante, e tale deve essere anche per il vostro progetto politico (e non solo nelle sedi europee). Ma temi così delicati vanno approfonditi prima di farne mero oggetto di propaganda: il ruolo che il suo Movimento riveste ormai nel panorama politico italiano glielo impone.

Per questo ritengo utile portare la testimonianza di una storia positiva - quella di Tradimalt spa, di cui sono amministratore - che anche grazie a quei finanziamenti europei ha potuto perseguire la propria ambizione imprenditoriale e, nel giro di una decina di anni, diventare un piccolo fiore all'occhiello dell'industria meridionale. I nostri bilanci sono stati chiusi sempre in crescita, e qualche settimana fa abbiamo potuto aprire un nuovo stabilimento produttivo nel centro Italia. Oggi Tradimalt dà lavoro a tanti giovani preparati, molti di questi impegnati nella ricerca e nello studio di soluzioni per un'edilizia più sostenibile, affianca e supporta il recupero di beni architettonici di pregio e contribuisce, anche, a diffondere un messaggio esattamente opposto a quello da Lei proferito in modo grossolano.

Sul tema della promozione di una sensibilità antimafia abbiamo spesso preso posizione, ed anche condotto campagne pubblicitarie sui media regionali con titoli inequivocabili quali "Il sacco di Palermo". E non pensiamo neppure di essere gli unici, o tra i pochi; crediamo che l'imprenditoria sana esista e meriti un sostegno, nazionale e comunitario.

Le suggerisco, piuttosto, di focalizzare l'attenzione sulla scarsa capacità della politica regionale di attrarre e mettere in circolo quelle risorse, che semmai tornano indietro in modo sempre più consistente. Altro che invito a non erogarne. Ed ancora, si interessi - risolto il problema dell'attrazione dei fondi - della natura e della qualità dei progetti (ed a questo punto anche alla legalità, anche se dovrebbe essere un prerequisito); e infine non trascuri neppure la babele burocratica che scoraggia e spesso inficia del tutto i progetti ed il loro iter attuativo.

Piuttosto che associare banalmente le tre regioni a tre organizzazioni criminali diverse, insomma, le associ ai tre aspetti problematici che investono la materia. Se dovesse servirle un approfondimento e un piccolo esempio di impiego costruttivo di quei fondi, sarà un nostro piacere ospitarla in azienda.

Cordiali saluti,

Ing. Giuseppe Coniglio

AD Tradimalt spa

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