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Cronaca Tommaso Natale / Via Rosario Nicoletti

Con le moto truccate a folle velocità in autostrada: corse clandestine, 20 denunce

La polizia è intervenuta a gara in corso, cogliendo in flagrante i partecipanti. Oltre 50 persone sono state identificate. In sette non avevano la patente. I protagonisti sfrecciavano in mezzo alla gente imbottiti di alcol e droga. Il punto di ritrovo era a Tommaso Natale

"Imbottiti" di sostanze alcoliche e stupefacenti davano vita a corse clandestine in autostrada. Poi, al termine delle competizioni, pubblicavano sui social network le immagini delle loro gesta, commentandole ed  invitando i simpatizzanti agli eventi successivi. La corsa, è proprio il caso di dire, è finita ieri quando la polizia stradale, nell’ambito di attività di indagine coordinata dalla Procura di Palermo, è intervenuta mentre si svolgeva una gara, sulla Palermo-Trapani. Sono state identificate 50 persone, 20 sono state denunciate. "Gareggiavano a forte velocità al fine di alimentare un giro illecito di scommesse", spiegano dalla polizia. Tra i denunciati, in 7 non avevano mai conseguito la patente di guida. Inoltre, sono stati sequestrati 16 veicoli, 5 dei quali sprovvisti di assicurazione.

L’attività d’indagine è scaturita dagli ulteriori esami tecnici e approfondimenti effettuati dall’ufficio infortunistica della polizia stradale sulla dinamica dell’incidente che nel febbraio scorso costò la vita a un motociclista di 22 anni. Gli investigatori hanno confermato l’esistenza di una banda strutturata che organizzava sul raccordo autostradale della A29 Palermo-Trapani gare tra moto che venivano elaborate al fine di aumentarne le prestazioni. Anche tre gare a serata, come acclarato dai sistemi di videosorveglianza autostradale, e coinvolgevano fino a 12 partecipanti alla volta che, sfrecciando ad altissime velocità tra gli ignari automobilisti e i mezzi pubblici di trasporto, costituivano altissimo pericolo per l’incolumità di questi ultimi che rischiavano di rimanerne coinvolti, come avvenuto nel caso del riferito incidente mortale.

Il punto di ritrovo per i piloti e gli organizzatori clandestini era un distributore carburante, a Tommaso Natale, dove si decidevano gli equipaggi e la posta in gioco.  "L’operazione - spiegano dalla questura - ha consentito di stroncare il dilagare di un fenomeno attuale tra i giovani, i quali partecipano alle gare allettati da facili guadagni e che alimenta interessi economici di organizzatori pregiudicati e senza scrupoli".

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