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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Libertà / Via Generale Giuseppe Arimondi

Giù dalla finestra del Cannizzaro, la vicenda si tinge di giallo

Stabili ma sempre gravi le condizioni del quattordicenne che respira grazie ai macchinari. Intanto avrebbe risposto alle domande della madre facendo intendere di non essersi gettato volontariamente

Rimangono stabili ma ancora gravi le condizioni del quattordicenne caduto giù dalla finestra del liceo Cannizzaro in via Arimondi due giorni fa. Respira grazie a degli appositi macchinari e continua il drenaggio dai polmoni che sono stati duramente compromessi dall’impatto a terra. E mentre familiari e compagni pregano per la sua guarigione, gli inquirenti tentano di risolvere l'interrogativo: il ragazzo si è lanciato, come si è sempre pensato fin dall'inizio della vicenda, o è stato spinto come afferma la madre?

CONDIZIONI DI SALUTE. Al momento la situazione clinica del ragazzino ricoverato all'ospedale di Villa Sofia all’interno del reparto di Neurorianimazione, registra un momento di stasi ma i medici non sciolgono la prognosi sulla vita a causa di questa situazione critica che coinvolge l’apparato respiratorio. La notte stessa dopo il fatto il giovane è stato sottoposto ad un intervento chirurgico di riduzione di un ematoma cerebrale. Ci sono anche delle fratture craniche, con compromissione della colonna vertebrale ma non a livello del midollo, quindi non rischia la paralisi. Secondo quanto dicono i medici il ragazzo viene svegliato quando viene sospesa la somministrazione dei farmaci ed è allora che si riesce in qualche modo a dialogare con lui.

IL GIALLO. Ed è proprio in uno di questi momenti che, rispondendo ad alcune domande fatte dalla madre, il piccolo studente del liceo scientifico avrebbe negato con un cenno della testa di essersi buttato giù dalla finestra. Quello che si apre, dunque, è un vero e proprio giallo. “Bisogna attendere che il giovane si rimetta – spiegano gli uomini della polizia di Stato -. Per ora è presto per essere certi di qualsiasi cosa”. Ad avvalorare però l’ipotesi del tentato suicidio c’è un "testamento" lasciato dal ragazzo, una pagina trovata in mezzo al libro di storia, in cui parlava dell'inutilità della vita dove forniva indicazioni sul fatto che non avrebbe voluto un funerale religioso e che voleva essere cremato.

 

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