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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Corso Re Ruggero

Tentata rapina al Credito Siciliano: stavano aprendo un varco nel muro

E' accaduto nella filiale di corso Re Ruggero. Una dipendente, dopo aver sentito rumore di trapano e odore di gas, ha avvisato la guardia giurata che ha poi allertato la polizia. Trovati alcuni fori nel sottoscala dell'edificio adiacente alla banca

Stavano preparando un colpo in banca, uno di quelli con un piano "diabolico" per arrivare ad un bottino da diverse migliaia di euro. La polizia indaga su un presunto tentativo di rapina alla filiale del Credito Siciliano di corso Re Ruggero avvenuto questa mattina, intorno alle ore 11.30. Una dipendente della banca, dopo aver sentito un forte rumore di trapano, ha avvertito odore di gas, decidendo così di avvisare la guardia giurata che si trovava davanti all'ingresso. Al momento non c'è alcuna certezza sull'ipotesi della rapina, per la quale stanno indagando le forze dell'ordine.

Secondo le prime informazioni i ladri, che sarebbero fuggiti poco dopo essersi resi conto che qualcosa stava andando male, stavano praticando alcuni fori con un trapano nella parete del sottoscala dell'edificio al civico 12. Tutto lascia intendere che si trattassero delle fasi preparative di un colpo che avrebbero potuto mettere a segno con calma. Magari all'orario di chiusura o durante la notte. Ma la tempestiva segnalazione della dipendente è servita a sventare quello che sarebbe potuto essere un rapina da decine di migliaia di euro. A conferma dell'ipotesi di reato una bottiglia, trovata nel sottoscala. Si pensa che i ladri potessero essere lì da giorni e, dunque, quella bottiglietta sarebbe stato l'unico modo per non dover uscire dall'edificio e urinare.

"Non ci è mai capitato nulla del genere - spiega un dipendente della filiale -, né tantomeno abbiamo mai subito rapine 'classiche'. La collega ha sentito un rumore, distinguendo quasi chiaramente che si trattasse di un trapano. Poi l'odore di gas, che ha un po' allarmato tutti, ma la situazione è tornata alla normalità e stiamo lavorando tranquillamente. Adesso la polizia prosegue le sue indagini per capire cosa stesse succedendo e chi ci potrebbe esserci dietro a tutto questo. Ad ogni modo la banca è dotata di tutti i sistemi di sicurezza, anche per la protezione dei contanti custoditi in cassaforte".

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