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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Al via l'uso del taser a Palermo, Salvini: "Finalmente la pistola elettrica"

Si parte da mercoledì. L'annuncio del ministro degli Interni: "Per troppo tempo le nostre forze dell'ordine sono state abbandonate, è nostro dovere garantire loro i migliori strumenti per poter difendere in modo adeguato il popolo italiano"

Da mercoledì anche a Palermo inizierà la sperimentazione del taser, la misura per la sicurezza annunciata dal ministro dell'Interno Matteo Salvini. Si tratta di pistole elettriche in dotazione alle forze dell'ordine. Annunciando l'iniziativa il vice premier ha spiegato su Facebook: "Dal 5 settembre in 12 città inizierà la sperimentazione del taser, la pistola elettrica non letale che aiuterà migliaia di agenti a fare meglio il loro lavoro. Per troppo tempo le nostre forze dell'ordine sono state abbandonate, è nostro dovere garantire loro i migliori strumenti per poter difendere in modo adeguato il popolo italiano". 

"Il taser - ha aggiunto Salvini - in prospettiva mi piacerebbe che fosse presente in tanti ambienti, penso ad esempio ai treni su cui si viaggia" perché "non può essere un'avventura viaggiare sui treni". Oltre a Palermo il taser verrà adottato a Milano, Torino, Genova, Reggio Emilia, Bologna, Firenze, Padova, Caserta, Napoli, Catania, Brindisi. 

Le linee guida emesse dal dipartimento della Pubblica sicurezza definiscono il Taser "un'arma propria", che sfrutta gli impulsi elettrici per inibire i movimenti del soggetto colpito. La distanza consigliabile per un tiro efficace è dai 3 ai 7 metri. Il taser "va mostrato senza esser impugnato per far desistere il soggetto dalla condotta in atto". Se il tentativo fallisce si spara il colpo, ma occorre "considerare per quanto possibile il contesto dell'intervento e i rischi associati con la caduta della persona" dopo che è stata colpita. Bisogna inoltre tener conto della "visibile condizione di vulnerabilità" del soggetto (ad esempio una donna incinta) e fare attenzione all'ambiente circostante per il rischio di incendi, esplosioni, scosse elettriche.

In città venti carabinieri del nucleo radiomobile saranno muniti del taser al termine di uno specifico addestramento all’uso dell’arma, svolto da personale specializzato della scuola di perfezionamento al Tiro di Roma.

"Anche il taser può uccidere"

Da molti viene definita una "pistola non letale", ma a partire dal 2000, anno di introduzione del taser, sarebbero stati circa 1.000 i morti a causa di questo tipo di pistola. Molti studi medici hanno certificato che per persone con precedenti disturbi neurologici o cardiaci la pistola taser ha rischi mortali. La stessa azienda produttrice americana è stata costretta ad ammettere che nello 0,25% dei casi c’è rischio di morte. Una percentuale allarmante. 

"Vari organismi internazionali – sottolinea Patrizio Gonnella, presidente di Antigone – hanno espresso pareri fortemente contrari all’uso del taser. Come la pratica di polizia ha dimostrato negli Stati Uniti, il taser non ha ridotto l’utilizzo delle armi da fuoco da parte delle forze dell’ordine ma è divenuto invece uno strumento alternativo principalmente alle manette, in particolare per immobilizzare persone in stato di agitazione e principalmente con disturbi psichiatrici". 

"Va ricordato – prosegue Gonnella – che la legge che introduce il taser è stata approvata nella precedente legislatura e che fin da allora avevamo espresso la nostra contrarietà. Infine, Taser è il nome di una multinazionale americana. Immaginiamo che questa operazione avrà costi significativi".

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