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Cronaca

Lotta alla ludopatia, il Tar sospende l'ordinanza del sindaco Orlando

Accolto il ricorso della Cdm Entertainment srl. Per il Tribunale amministrativo sussiste "un grave pregiudizio" perché con la riduzione dell'orario la società sarebbe "costretta a licenziare quasi tutti i 12 dipendenti". Mattina e Piampiano: "Uffici già al lavoro per modificare il testo"

E' stata sospesa dal Tar l'ordinanza del sindaco che punta a contrastare il gioco d'azzardo e i fenomeni di ludopatia. Il provvedimento, entrato in vigore lo scorso mese di dicembre, limita gli orari delle sale gioco e impone che le stesse siano ad almeno 500 metri di distanza da scuole, chiese, centri di aggregazioni per ragazzi. L'ordinanza limita inoltre che l’orario di esercizio delle sale giochi: dalle 9 alle 13 e dalle 19 alle 24 di tutti i giorni, festivi compresi.

Il Tar ha accolto il ricorso della Cdm Entertainment srl, assistita dagli avvocati Salvatore e Luigi Raimondi. Dopo la sospensione, con decreto cautelare emesso a fine gennaio, ieri c'è stata l'udienza in Camera di consiglio. L'ufficio legale dell'amministrazione non ha presentato alcuna documentazione. Il Tar con la sospensione ha rilevato "che il provvedimento arreca un grave pregiudizio atteso che l'orario di apertura dell'esercizio sulla base dell'ordinanza si riduce a 10 ore al giorno, con la conseguenza che la stessa si vedrebbe costretta a licenziare quasi tutti i 12 dipendenti".

"Abbiamo appreso del provvedimento del Tar che ha sospeso l'ordinanza per il contrasto delle ludopatie - dicono gli assessori comunali Giuseppe Mattina e Leopoldo Piampiano -. Gli uffici erano già al lavoro per modificare l'ordinanza, a seguito di un proficuo e collaborativo confronto con le associazioni degli operatori e delle indicazioni emerse in sede Anci. Di fatto quindi il Tar non avrà motivo di esprimersi nel merito dell'attuale ordinanza che sarà modificata introducendo appunto le differenziazioni di orario fra le diverse tipologie di esercizio commerciale."

Per il sindaco Leoluca Orlando "resta valido l'impegno per prevenire e contrastare la ludopatia, mettendo al centro dell'attenzione i danni economici, sociali e umani che questa causa a centinaia di famiglie e che non possono essere considerati subordinati a qualsivoglia interessi economici".

La nuova udienza al Tar Sicilia è stata fissata l'11 marzo. E' quanto si legge nell’ordinanza pubblicata dei giudici, che hanno chiesto all’amministrazione "un rapporto informativo sui fatti di causa, corredato di tutta la relativa documentazione" sulla norma che limita gli orari di attività delle sale a 9 ore al giorno. In attesa della documentazione richiesta al Comune, "è necessario confermare l’efficacia del decreto cautelare" di fine gennaio. Tra i motivi del ricorso la società lamenta la violazione dell’intesa tra governo, regioni ed enti locali sul gioco, che prevede fino a 6 ore complessive di chiusura quotidiana. Il Comune, nel frattempo, è al lavoro per modificare la modulazione degli orari di gioco.

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