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Cronaca

Tac guasta all'ospedale Ingrassia, pazienti spediti a Partinico per gli esami

Per cinque giorni le persone ricoverate nella struttura di corso Calatafimi sono state costrette a fare 50 chilometri sulle ambulanze. Il sindacato Cimo: "Perchè non viene utilizzata Villa delle Ginestre?"

In ospedale si guasta l’unica Tac disponibile e le persone vengono dirottate per quasi una settimana al Civico di Partinico. Giorni difficili per i pazienti dell’Ingrassia che in questi giorni, dopo il ricovero nella struttura di corso Calatafimi, sono stati costretti a fare 50 chilometri (più altri 50 per il ritorno) a bordo delle ambulanze, accompagnati da un infermiere e un operatore socio sanitario. Disagi ai quali l’Asp, da cui dipendono entrambi i nosocomi, sta provvedendo: "Stanno arrivando i pezzi di ricambio, mercoledì tornerà in funzione. Colori per i quali ci sarà un'urgenza andranno alla radiodiagnostica di Villa delle Ginestre".

La replica fornita dall’Asp si scontra subito con le altre domande poste dal sindacato dei medici Cimo attraverso il vicesegretario regionale Angelo Collodoro: “Perché optare sino ad oggi per Partinico quando c’è una struttura come Villa delle Ginestre (dotata di radiologi, tecnici, strumenti e perfino rianimatori) che si trova ad appena due chilometri di distanza? Qual è l’organizzazione della radiologia di Villa delle Ginestre? Una struttura che lavora 5 giorni a settimana e misteriosamente non appare nella lista dei centri collegati al Centro unico di prenotazione? Qual è la mission di una struttura perfettamente funzionante ma logisticamente e funzionalmente distaccata da una struttura ospedaliera?”. Interrogativi che finora sono rimasti senza risposta.

L’altra questione che pone il sindacato verte sulla soluzione “tampone” di trasferire, ma solo a partire da domani, i pazienti nella struttura a Borgo Nuovo. “Aspettano l’intervento della stampa per prendere questa decisione?”. Fino a oggi pomeriggio infatti una paziente, che aveva necessità di un esame urgente, è stata fatta salire su un'ambulanza con il personale sanitario per raggiungere il Civico di Partinico. Adesso toccherà all’Asp, facendo eventualmente tesoro di questi episodi, valutare soluzioni alternative per il futuro che tengano al centro i bisogni dei pazienti. Macchinari delicati come la Tac possono guastarsi facilmente, soprattutto se sottoposti a particolari sforzi. E attendere l’intervento della ditta (di Napoli nel caso dell’Ingrassia) può richiedere giorni.

La vicenda segnalata dai lettori e denunciata anche dai sindacati appare simile a quella che, nei mesi scorsi, ha riguardato l’Arnas Civico di Palermo e le sue tre risonanze magnetiche. Ad aprile e maggio scorsi i guasti hanno bloccato l’attività collegata ai macchinari, costringendo i pazienti a posticipare gli esami o a scegliere altre strutture, anche quelle private, con ricadute sui bilanci e sui rimborsi dal sistema sanitario nazionale Le risonanze magnetiche a disposizione per l’Arnas sono tre: quella dell’Ospedale dei Bambini, quella del reparto di Neuroradiologia e quella posizionata vicino al pronto soccorso, nei piani sotterranei.

La prima, comprata nel febbraio 2016 per l’Ospedale dei bambini, è stata inaugurata in pompa magna ma non è mai entrata in funzione (con il rischio che possa risultare obsolescente il giorno in cui verrà attivata). La seconda, posizionata nei vecchi locali della Neuroradiologia, dopo i lavori è stata trasferita nel nuovo padiglione Oncologico ma i tecnici non avrebbero ancora terminato di assemblarla. L’ultima, dedicata all’area d’emergenza, è quella che si è guastata due volte nei mesi scorsi, mettendo in crisi medici e infermieri. Il problema di quest’ultimo macchinario, come confermano fonti interne all’ospedale, riguarderebbe la mancanza di un contratto di manutenzione con la casa madre. Per tutti e tre i macchinari il direttore generale Roberto Colletti assicura: "Saranno attive a giugno".

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