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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Chiusa Sclafani

Emergenza idrica, contro la Regione anche i sindacati: "In mare 2 milioni di metri cubi d'acqua"

Dopo il sindaco Orlando, anche Cgil e Filctem criticano le scelte regionali: "In tutto con Rosamarina, si perderanno 5 milioni di metri cubi di acqua, la copertura del fabbisogno idrico di 5 settimane. Follia”

"Buttati in mare 2 milioni di metri cubi d'acqua della diga di Gammauta, siamo alla follia". A criticare la gestione dell'emergenza idrica della Regione, dopo il sindaco Orlando che si è opposto allo svuotamento della diga Rosamarina, sono la Cgil e la Filctem. "Bisogna conservare fino all'ultima goccia in un momento in cui si discute di razionamento delle risorse idriche e in cui bisogna fare partire i lavori di manutenzione ordinaria e straordinaria delle dighe", dichiara il segretario generale della Cgil Palermo, Enzo Campo.

Anche la Filctem, il sindacato di categoria, alza la voce definendo da “ubriachi” la scelta di scaricare l'acqua: “Si ha come la sensazione che c’è chi si adopera per creare la crisi idrica – attacca il segretario generale Filctem Palermo, Francesco Lannino - dato quello che sta accadendo in questi giorni con la gestione di alcuni invasi, su cui la Regione ha la sovrintendenza". 

Il sindacato critica la decisione, annunciata dal dipartimento regionale dell'Acqua e dei Rifiuti, di svuotare la diga Rosmarina: "Si vogliono buttare via 3 milioni di metri cubi d’acqua dalla diga di Rosamarina e in questi giorni nella diga di Gammauda, comune di Chiusa Sclafani, sono stati scaricati, per piena, circa 2 milioni di metri cubi d’acqua. Questi 5 milioni di metri cubi coprono il fabbisogno idrico della città per 5 settimane, in quanto, come è noto il fabbisogno idrico di Palermo e di circa 1 milione di metri cubi a settimane. Sarebbero serviti per il mese di luglio e per la prima settimana di agosto, invece di avere l'acqua a giorni alterni”.

Salvo Cocina, direttore del dipartimento Acqua e Rifiuti della Regione ha spiegato al sindaco Orlando le motivazioni alla base di questa scelta: "Si stanno facendo dei lavori di manutenzione nella diga Rosamarina. Non si sta buttando via acqua. E' un lavoro di spurgo che consentirà di eliminare il fango che si è depositato nel fondo e che potrebbe creare problemi nei prossimi giorni. Si tratta di una pulizia che riguarda dal 3 al 5 per mille dell'acqua contenuta nella diga, pari a 200 mila metri cubi di fanghiglia".

Coldiretti Sicilia chiede di fare chiarezza: "Pensare che si perda anche un solo litro d’acqua quando ogni anno la siccità compromette l’agricoltura siciliana è davvero un reato contro l’economia. Bisogna intervenire tagliando la burocrazia che a quanto pare impedisce chiarezza e azioni ed è indispensabile avere una programmazione degli interventi per garantire un servizio adeguato a tutti".
 

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