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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Cinque aziende “ingaggiano” gli studenti, al via il quinto laboratorio di Disegno industriale

Dalla reinterpretazione degli arredi di Ernesto Basile, alla sedia stampata in 3D personalizzabile, fino al bagno del futuro che punta sull'innovazione trasformandosi in una mini-spa, i designer saranno chiamati a rendere concreti i loro progetti

Per quattro mesi si alterneranno tra le aule del Dipartimento di Architettura e le sedi delle aziende ai quali sono stati assegnati. Gli allievi del laboratorio di Disegno industriale, giunto al suo quinto anno di attività, saranno chiamati a rendere subito concreti i loro progetti. Una formula ormai consolidata – un mix di teoria e pratica – che piace sia agli studenti, perché apre una “finestra” sul mondo del lavoro, sia alle imprese del territorio interessate a fare ricerca e sperimentazione.

Sono cinque i privati che hanno scommesso sull'edizione 2017 del laboratorio tenuto dal professore Dario Russo: Caruso Handmade, ebanisteria palermitana diventata negli anni mobilificio; Bibo-Diesse, azienda leader in Italia nella produzione di stoviglie monouso; Idea, ente di formazione professionale specializzato in corsi di stampa 3D; Desigea, start-up che si occupa di progettazione e disegno industriale; Palumbo Marmi di Trabia. Ciascuno di questi soggetti, in relazione ai loro settori di competenza, ha “ingaggiato” gli studenti-designer per sviluppare cinque idee progettuali: dalla reinterpretazione materiale e immateriale degli arredi di Ernesto Basile (con l’obiettivo di completare un catalogo iniziato due anni fa e destinato al mercato estero), alla sedia stampata in 3D personalizzabile a seconda di esigenze medico-posturali, fino al bagno del futuro che punta sull'innovazione trasformandosi in una mini-spa. Un gruppo di allievi del laboratorio si occuperà di elaborare un progetto di restyling dell'immagine coordinata dell'Ateneo.

“I ragazzi che partecipano al laboratorio – spiega il professore Russo – hanno scelto l’azienda con cui lavorare e adesso si ‘sporcheranno’ le mani. Dopo la fase ideativa, infatti, dovranno cimentarsi con una realtà d’impresa vera e propria. Coniugare la teoria con l’esperienza sul campo è un requisito fondamentale per prepararsi al mondo del lavoro. Finita l’Università, spesso, gli studenti non hanno cognizione di ciò che li aspetta: questo laboratorio vuole essere un ‘antipasto’ di quella che potrebbe essere la loro attività professionale”. Le imprese hanno sottoscritto una convenzione con l’Università che le obbliga a realizzare almeno uno dei progetti presentati dagli studenti. “Un modo – conclude Russo – per valorizzare il merito e creare anche occasioni di lavoro. Già in passato, grazie a questa formula, alcuni studenti hanno trovato un impiego”.

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