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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca Zisa / Corso Camillo Finocchiaro Aprile, 76

"Nino 'u ballerino" alla conquista di Israele col "pane ca meusa"

I migliori cuochi del mondo si riuniscono a Gerusalemme in occasione di una tre giorni gastronomica. Il famoso "meusaro" palermitano sarà ambasciatore dello street food col piatto che ha proprio origini ebraiche e testimonia la presenza Yiddish in Sicilia

Gli esponenti più autorevoli del panorama gastronomico internazionale a Gerusalemme all'insegna del confronto e dello scambio di esperienze, in occasione della tre giorni organizzata dall'Israel Master Chef Academy Worldwide. A rappresentare l'Italia sarà il più famoso street food chef palermitano nel mondo Antonino Buffa ovvero "Nino 'u Ballerino", che annovera tra le proprie specialità più acclamate un piatto di origine ebraica: il pane con la milza ("pani ca meusa") - cibo di strada per eccellenza - che risale a circa mille anni fa e rappresenta una delle testimonianze più importanti della presenza Yiddish in Sicilia.

Per il focaccere palermitano la trasferta in Israele è un piacevole ritorno: già nel novembre del 2015, infatti, Nino aveva indossato i panni dell'ambasciatore della palermitanità in occasione del 50° anniversario dell' Israel Chefs Association presieduta da Leon Menahem, un evento storico che riuscì a riunire cuochi provenienti da Belgio, Romania e Brasile, in un clima di condivisione e fratellanza. Anche quest'anno come due anni addietro, non è prevista alcuna competizione culinaria, bensì una kermesse orientata alla comparazione e alla degustazione dei cibi preparati dai top chef di tutto il mondo.

L'evento, che si terrà dal 4 al 6 aprile, rappresenterà un momento importante di conoscenza e promozione della tradizione gastronomica ebraica, contrassegnata dalla mescolanza di elementi europei, mediorientali e nordafricani. Non a caso, tra gli organizzatori figura il master chef Jossie Elbaz, vice presidente e project manager dell'Israel Master Chef Academy e giudice gastronomico internazionale. "Sono felice ed emozionato come due anni fa - ammette Nino - perché si tratta di un evento che va ben oltre la promozione gastronomica: noi tutti vi partecipiamo per mostrare al mondo come il cibo possa veicolare valori altissimi come la pace, la cooperazione e la fratellanza, convinti che il dialogo tra popoli possa condurre ad esperienze straordinarie".

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