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Cronaca

Strage di Capaci, in 100 lanciano un appello: "Basta retorica, manifestiamo in silenzio"

La proposta arriva pochi giorni dopo l'arresto di Antonello Montante, finito ai domiciliari per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione. I firmatari dell'iniziativa nata sui social: "Questa antimafia non ci appartiene"

Un centinaio di persone, tra scrittori, giornalisti, intellettuali, esponenti politici e della società civile, hanno lanciato un appello su Facebook per dire basta alla retorica dell'antimafia e proporre di manifestare in silenzio il prossimo 23 maggio, anniversario della strage di Capaci. La decisione arriva pochi giorni dopo l'arresto dell'ex presidente di Confindustria Sicilia Antonello Montante finito ai domiciliari per associazione per delinquere finalizzata alla corruzione. 

"Quel che accade, oramai da anni, il susseguirsi di inchieste e arresti di uomini dello Stato e della cosiddetta antimafia - si legge sulla pagina Facebook attraverso la quale l'appello è stato lanciato - ci prospetta l'esistenza di una finzione insopportabile, del tradimento della lezione di onestà e fedeltà ai valori repubblicani di uomini come Falcone e Borsellino. In attesa dei processi e delle sentenze, sulla base di quel che emerge da queste inchieste, diciamo: questa antimafia non ci appartiene".

Il programma del 23 maggio

Per i firmatari dell'appello "si deve rifuggire da sistemi di finzione e di retorica all'ombra dei quali far prosperare affari e carriere. Se pezzi dello Stato hanno consentito quegli affari e quelle carriere pervertendo le normative e i regolamenti e consentendo il ricorso a dossier e a violenze private, noi non li consideriamo Antimafia". "Il rispetto delle leggi - conclude l'appello - non può che esercitarsi nel rispetto della memoria e nel riguardo per le istituzioni e nell'osservanza dei diritti di ognuno. Ed è per questo che, per ricordare le stragi di Capaci e via D'Amelio, proponiamo che nessuno prenda la parola, se non la memoria dei nostri morti. Dobbiamo lasciar fuori le inutili retoriche dagli anniversari. La sola condizione che possa oggi consentire una qualsiasi manifestazione in ricordo delle vittime della mafia, a nostro avviso, è il silenzio".


 

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