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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Ciaculli

Stop al nuovo cimitero di Ciaculli L’opposizione trionfa in Consiglio

In Consiglio passa l'emendamento di Nadia Spallitta che prevede la riduzione dell'area interessata a Villabate ed il "no" secco al projet financing

Arriva lo stop al progetto del nuovo cimitero Ciaculli. Almeno per come era stato progettato dagli uffici dell’assessore comunale all’Urbanistica Mario Milone. In Consiglio trionfa il centrosinistra che approva l’emendamento redatto da Nadia Spallitta, consigliere comunale Sinistra ecologia e libertà che prevede la riduzione dell’area interessata a Villabate da 16 a 6 ettari ed il “no” secco al projet financing. “Il nuovo camposanto a Ciaculli si farà – dichiara la Spallitta – con i soldi del Comune ed il progetto, così ridimensionato eviterà tempi faraonici per la realizzazione e lo stravolgimento del patrimonio paesaggistico”.

Uno stato delle cose che ha mandato su tutte le furie il Sindaco Diego Cammarata: “Quello che si è consumato oggi in Consiglio comunale è l'ennesimo esempio del disprezzo con il quale il centrosinistra, che detiene la maggioranza nell'assemblea, affronta i problemi e le esigenze della città. Emendare la delibera per la realizzazione del nuovo cimitero di Ciaculli fino a renderla, di fatto, assolutamente inutile conferma come il centrosinistra non abbia alcuna cultura di governo e coltivi invece la pratica del tanto peggio tanto meglio. Il centrosinistra preferisce vanificare un lavoro durato tre anni stravolgendo un progetto che avrebbe consentito di realizzare il nuovo cimitero”.

L'ipotesi progettuale, interamente elaborata dal settore Urbanistica senza fare ricorso a professionisti esterni, prevedeva la realizzazione di circa 28.000 sepolture, a sistema di inumazione, a sistema di tumulazione, cappelle private, cellette ossarie, oltre a due forni crematori. Il progetto preliminare era corredato di tutti i pareri di rito da parte di Sovrintendenza ai Beni culturali, Asp, Genio civile, assessorato regionale Territorio e ambiente, Genio militare. In considerazione dell'assenza di risorse pubbliche era previsto il ricorso alla procedura di finanza di progetto (project financing) con gara da effettuare sulla base del progetto preliminare. Il costo presuntivo dell'opera ammontava a circa cento milioni di euro. Dopo l'adozione del Consiglio comunale, la delibera sarebbe passata al vaglio della Regione e, subito dopo, il progetto preliminare sarebbe stato messo a bando.

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