rotate-mobile
Cronaca Libertà / Piazza Vittorio Veneto

Imbrattata con lo spray, il triste declino della Statua: "Punire gli incivili"

La Statua di piazza Vittorio Veneto col suo monumento ai Caduti racconta uno scempio fatto con vernici spray e pennarelli. L'appello di Maurizio Alesi, consigliere dell’ottava circoscrizione: "Occorre maggiore sorveglianza"

Alcuni sono concetti politici rudimentali appena accennati. Altri esprimono messaggi criptici. La maggior parte sono inni d’amore, frasi strappate al campionario di Federico Moccia (“Ho bisogno di te”, “Non ci lasceremo mai”). Qualche "offesa", tanto baby romanticismo: la Statua di piazza Vittorio Veneto col suo monumento ai Caduti racconta uno scempio fatto con vernici spray e pennarelli. 

Nell’epoca dove la fiera delle parole e frasi più banali viene sempre più spesso condivisa sui social network, i graffiti sono i nuovi geroglifici utilizzati dalla gente della strada per "vomitare" le emozioni su muri e monumenti. Così la Statua della Libertà "racconta" e svela schegge di inciviltà. Una situazione inaccettabile per Maurizio Alesi consigliere dell’ottava circoscrizione. Che denuncia: "Si tratta di uno dei monumenti più rappresentativi della città e simbolo di libertà, eretto in memoria dei nostri caduti. È inaccettabile che un bene pubblico così rappresentativo, situato proprio all’inizio della più importante strada della città, non venga ancora ripulito".

La parte più imbrattata è quella interna. Durante il giorno la Statua è popolata da giovani innamorati che si scambiano messaggi appassionati e approssimativi. Bande metropolitane che si sbizzarriscono con pittoreschi e indecifrabili ghirigori. "Occorre maggiore sorveglianza e controlli - insiste Alesi - per punire gli incivili e i nemici della nostra città irrispettosi del bene collettivo. Tutta la parte posteriore del monumento e il muretto sul quale poggiano gli archi, è deturpato e imbrattato da scritte di ogni genere con l’odiosa vernice spray".

Scarabocchi, profili fumettistici e le solite tiritere senza senso, probabilmente sfogo scolastico dei giovani studenti dei paraggi. E così il Monumento attorno al quale è presente un'esedra di colonne, è testimone silenzioso di dediche al miele (“Sei il mio unico amore”, “Mi manchi”), e sinistri avvertimenti (“Apri gli occhi”). E' il triste destino della Statua. Vernici, pennarelli, associati a smog, piogge acide e piccioni, ormai ne hanno cambiato il volto.
 

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Imbrattata con lo spray, il triste declino della Statua: "Punire gli incivili"

PalermoToday è in caricamento