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Cronaca

Stop al degrado: in vendita lo Stand Florio e il faro di Capo Zafferano

L'iniziativa dell'Agenzia del Demanio. Tutto pronto per il nuovo bando che punta alla valorizzazione dei gioielli del mare di proprietà dello Stato

Un bando di gara per assicurarsi un piccolo angolo di paradiso. Lo Stand Florio a Palermo e il Faro di Capo Zafferano a Santa Flavia in vendita. E' pronto il nuovo bando per valorizzare altri 20 tra fari, torri ed edifici costieri di proprietà dello Stato. Dopo "il successo" della gara precedente che ha assegnato 9 fari a privati, tra cui il Wwf e un imprenditore tedesco, a settembre partirà il nuovo bando pubblico promosso dall’Agenzia del Demanio e da Difesa Servizi S.p.A., per dare nuova vita a questi “gioielli del mare”, strappandoli al degrado e trasformandoli in "dimore uniche attraverso una rete nazionale dedicata al turismo sostenibile, alla cultura e all'ambiente".

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Promosso dall'agenzia del Demanio e da Difesa servizi spa, il progetto affida in concessione (con un massimo di 50 anni) le strutture con l'obiettivo di recuperarle attraverso un piano imprenditoriale "innovativo e sostenibile, nel pieno rispetto della tutela e salvaguardia del territorio". Dieci lustri per riportare lo Stand Florio (e il faro di Capo Zafferano) in vita e renderlo un punto di riferimento, per attrarre turisti ma anche la comunità locale. Un progetto che riguarda, da Nord a Sud della Penisola, in totale 20 beni di proprietà dello Stato.

"Il Faro di Capo Zafferano a Santa Flavia - si legge nel bando - è raggiungibile da un sentiero a strapiombo sul mare, e divide i golfi di Palermo e Termini Imerese. Costruito nel 1884 dal Genio Civile, il faro fu utilizzato a lungo come caserma della Marina Militare. Il bene di pregio storico-artistico si compone del Faro a torre ottagonale e alcuni edifici edifici. Destinazioni d’uso: si prevedono attività turistiche, ricettive, ristorative, iniziative culturali, sociali e di scoperta del territorio con pubblica fruizione". Stessa destinazione d'uso dello Stand Florio. Un edificio di 4 mila metri pronto a "evadere" dal degrado. "Quello che vediamo oggi - si legge - è quanto fu realizzato di un più complesso progetto originale che comprendeva anche un ampio Kursaal sul mare. Lo Stand venne utilizzato a lungo per gare di tiro al piccione, sport acquatici e varie attività da parte della nobiltà palermitana. Verso la fine della seconda guerra mondiale fu destinato dagli alleati a magazzino merci delle truppe da sbarco. E’ dotato di un grande chiostro in stile islamico moresco a pianta ottagonale, sormontato al centro da una cupoletta tondeggiante dal colore rossiccio, e da due terrazzini laterali. Costituisce uno degli esempi meno conosciuti di liberty mediterraneo".

Ad annunciare la seconda fase di valorizzazione dei Fari, sono stati i ministri dell'Economia Pier Carlo Padoan, dei Beni culturali e del Turismo Dario Franceschini e della Difesa Roberta Pinotti. Quella che è stata appena presentata è la seconda edizione del progetto "Valore Paese-Fari" che ha visto la recente aggiudicazione in via provvisoria di 9 degli 11 fari proposti sul mercato nell’ottobre scorso. I numeri dell’operazione sono: un investimento di circa 6 milioni di euro per riqualificare le strutture, una ricaduta economica complessiva di circa 20 milioni di euro e un conseguente risvolto occupazionale diretto di oltre 100 operatori, un incasso per lo Stato di oltre 340 mila  euro di canoni annui che, in considerazione della differente durata delle concessioni, ammonterà a oltre 7 milioni di euro per tutto il periodo di affidamento. 

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