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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Montepellegrino / Via Brigata Aosta

Sparatoria in via Brigata Aosta, feriti un uomo e una donna

I due si trovavano in quello che a Palermo è conosciuto come "Palazzo di ferro". Sul posto la polizia e le ambulanze del 118. Scattata la caccia a due persone in fuga in sella a uno scooter. Le urla: "Torniamo col mitra, chiudetevi a casa"

Si torna a sparare a Palermo. Un uomo e una donna sono stati raggiunti da colpi di arma da fuoco mentre si trovavano nel palazzo al civico 56 di via Brigata Aosta. E' successo intorno alle 19.30 nell'edificio che a Palermo è conosciuto come il "Palazzo di ferro". Siamo a pochi passi da via dei Cantieri. Le due persone ferite - si tratta di una sessantenne e del genero (il marito della figlia) - sono state colpite mentre si trovavano in due piani diversi. Lui era al secondo, lei al quarto. L'uomo è stato colpito all'inguine, la donna al braccio sinistro. Qualcuno avrebbe visto fuggire due persone in sella a uno scooter. Gli spari sarebbero partiti sia dalla strada che dai piani superiori del palazzo.

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Da chiarire i contorni della vicenda. Ma ogni minuto che passa sembra sempre più credibile la pista passionale. Massiccio l'intervento della polizia sul posto. In via dei Cantieri poco dopo gli spari sono arrivate sette volanti, oltre agli agenti della Mobile e della Scientifica, che poco dopo ha trovato un proiettile in strada. Sul posto anche gli operatori del 118: i feriti sono stati portati in ospedale. Non si conoscono le loro condizioni, ma a quanto pare i due erano coscienti quando sono arrivati i soccorritori. Entrambi sono stati portati all'ospedale Villa Sofia.

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Decine di persone si sono subito riversate in strada rendendo ancora più complicate le operazioni. Una ragazza - "appostata" sotto casa - ha urlato: “Meglio che vi state a casa, vi dovete chiudere dentro, torniamo col mitra”.

Torna d'attualità il "Palazzo di ferro", otto piani stretti in cui abitano più di 70 famiglie: appena due anni fa - durante il processo Apocalisse - il pentito Vito Galatolo aveva parlato di una latitanza di Matteo Messina Denaro proprio in questo edificio sotto la responsabilità dei mafiosi dell’Acquasanta.

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