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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca Piazza Stazione Lolli

Piazza Lolli, spari al distributore: benzinaio muore in ospedale

Nicola Lombardo è stato raggiunto da un colpo di arma da fuoco all'addome, è deceduto al reparto di Rianimazione del Civico dopo un delicato intervento chirurgico. La polizia non esclude alcuna ipotesi, compresa quella della rapina finita male

Si torna a sparare a Palermo. Nel mirino dei malviventi, questa volta il distributore di benzina "Esso" di piazza Lolli, in pieno centro città. L'assalto è avvenuto nel primo pomeriggio e il benzinaio è morto dopo qualche ora  all'ospedale Civico (LE IMMAGINI SUBITO DOPO LA SPARATORIA/VIDEO). La vittima, Nicola Lombardo di 44 anni, era un dipendente. E' stato raggiunto da un colpo di arma da fuoco all'addome. (GUARDA IL VIDEO). A nulla sono serviti i soccorsi e un delicato intervento eseguito dai medici. Troppo gravi le ferite che hanno causato un'emorragia interna.

Le indagini sono condotte dalla polizia. Sembra che gli assalitori siano fuggiti con una Fiat Punto di colore scuro. Al momento non si esclude alcuna ipotesi, compresa quella della rapina finita male. Sembra che chi ha fatto fuoco si sia prima avvicinato chiedendo se era possibile fare il pieno di carburante e poi abbia sparato.

Il distributore di benzina. come riporta l'Ansa, è di proprietà di Salvatore Nangano, fratello di Francesco, legato alla cosca mafiosa di Brancaccio e ucciso nel febbraio nel 2013 da due killer, in via Messina Marine.

Piazza Lolli, spari al distributore Esso

Proprio oggi il segretario provinciale della Consap Igor Gelarda era tornato a rilanciare l'allarme criminalità. "Credo - dice - che Palermo stia cambiando pericolosamente in peggio, per ciò che concerne la criminalità. Stento a riconoscere la mia città, per quanto sia cambiata negli ultimi anni. Certo, grazie a Dio, non ci sono più le stragi o i morti per mafia degli anni ’90, ma la città si riscopre violenta. Tuttavia la microcriminalità ha subito una fortissima impennata. E' sotto gli occhi di tutti che Palermo non è più una città sicura, o comunque lo è molto meno di prima, con le continue aggressioni, rapine, furti in appartamento, incidenti mortali per i pedoni e una illegalità diffusa".

"Del resto - continua - i dati dell’Istat sulla questione sicurezza sono impietosi per Palermo: il doppio delle rapine di Roma e quasi tre volte quelle di Genova, più scippi che a Roma e Bologna, quasi il doppio dei furti in abitazione di Napoli.La colpa non è certamente delle forze dell’Ordine o del Questore di Palermo che, con i pochi mezzi che si ritrova è costretto a fare quadrare il cerchio. La responsabilità è da ricercare senz’altro in un sistema sicurezza che fa acqua da tutte le parti, che stenta a punire con la detenzione chi delinque e che, a furia di tagli indiscriminati ha depotenziato, quasi minimizzato, certi settori del comparto sicurezza. Basti pensare che a Palermo circa il 70% delle auto in dotazione all’Ufficio Volanti è fuori uso! Dobbiamo augurarci - conclude Gelarda - per non cadere nello sconforto, che qualche cosa cambi e presto. E questo è la lotta che il sindacato di Polizia cui appartengo sta conducendo, per contribuire a dare ai nostri figli la speranza".

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