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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca Partinico

Falegname ucciso con 5 colpi di pistola, fermato il sospettato: "Frequentava la moglie"

Sarebbe avvenuto per gelosia l'assassinio di Nicola Bifara, l'artigiano di 46 anni freddato a Partinico. A inchiodare il presunto killer è stato un testimone. Gli inquirenti sin da subito avevano seguito la pista passionale

Sarebbe avvenuto per gelosia l'assassinio di Nicola Bifara, il falegname di 46 anni ucciso ieri a Partinico. C'è un uomo in stato di fermo con l'accusa di omicidio volontario aggravato dai futili motivi e porto illegale di arma: si tratta di Leonardo Celestre, di 51 anni. Il presunto omicida - la scorsa notte - durante l'ennesimo lungo interrogatorio da parte del commissario Carlo Nicotri e del pm Claudio Camilleri ha continuato a negare. Ma per gli inquirenti - che sin da subito hanno seguito la pista passionale - è lui che ha ucciso il falegname, perché frequentava la moglie. Celestre è stato portato al Pagliarelli ed è a disposizione del giudice.

Spari a Partinico, ucciso un falegname

Bifara è stato ucciso ieri mattina mentre era con un amico, con cinque colpi di pistola, in zona Mirto, in un vicolo della strada provinciale 2 in contrada Margi Sottana. Secondo quanto emerso dalle indagini - coordinate dalla Procura della Repubblica di Palermo e avviate proprio dalla testimonianza dell'amico di Bifara che ha assistito alla dinamica - Celestre ha raggiunto la vittima e poi ha sparato. Il testimone oculare ha quindi raggiunto il commissariato di Partinico per dare l’allarme. Sono così scattate le immediate ricerche dell’uomo, che è stato rintracciato dagli agenti poco distante dal luogo dell’omicidio e poi portato in commissariato.

Sul posto sono subito intervenute alcune pattuglie di polizia e un'ambulanza del 118 che ha portato l'uomo all'ospedale Civico di Partinico. Per lui però non c'è stato nulla da fare. In casa di Celestre è stata trovata una pistola compatibile con quella usata e il movente passionale è confermato anche dalla moglie che ha ammesso la relazione con la vittima scoperta da poco dal marito. Dopo le prime indagini la polizia aveva comunque subito escluso la pista mafiosa, puntando più sul movente personale o passionale. Sul posto è intervenuta anche la polizia scientifica. I proiettili sarebbero stati sparati in movimento da un'auto e lo avrebbero raggiunto all'altezza del torace provocandogli ferite rivelatesi fatali. Ora saranno gli esami balistici sull'arma a completare il quadro. 

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