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Cronaca

Procedura anti-Ebola al Buccheri La Ferla, la Regione: "Nessun allarme"

Il caso del turista francese, che a settembre era stato in Togo, ha fatto scattare le misure di sicurezza. "Ma si è trattato di iper-precauzione", hanno spiegato dall'ospedale. L'assessorato alla Salute: "Quadro clinico non preoccupante". In serata momenti di tensione in ospedale

Dall'assessorato regionale alla Salute giungono rassicurazioni dopo l'attivazione delle procedure anti-Ebola di ieri al Buccheri La Ferla. Un turista francese è andato all'ospedale lamentando febbre alta, mal di gola e intensa sudorazione. "Le condizioni generali del paziente - spiegano dall'assessorato - non autorizzano un allarme". Nel pomeriggio l'assessore Borsellino conferma: "Non ci risulta alcun caso di Ebola, è stato accertato che si tratta di malaria". Intanto però nella serata di ieri si sono registrati momenti di tensione tra i pazienti del nosocomio, tanto che è dovuta intervenire una volante della polizia. 

Ma cerchiamo di fare chiarezza su ciò che è successo nella convulsa giornata di ieri. Alle 15,31 un cinquantenne francese, giunto da Genova, ha detto ai sanitari di essere stato a settembre in Togo, spiegando i suoi sintomi. Inizialmente il direttore sanitario del Buccheri La Ferla, Gianpiero Seroni, aveva dichiarato a PalermoToday che non era scattato nessuna procedura e che probabilmente si trattava di una "semplice" faringite. Poi però dopo qualche ora la situazione è mutata e così è scattato il protocollo che prevede il ricovero in isolamento in una stanza del nosocomio.

Precauzionalmente sono stati eseguiti gli esami previsti e i raggi x al torace. Il francese è stato tenuto sotto osservazione. I campioni del sangue sono stati inviati al "Lazzaro-Spallanzani" di Roma. "Ma si è trattato - ha spiegato ancora Seroni - di iper-precauzione". Parole confermate dall'assessorato regionale alla Salute secondo cui "il quadro clinico del paziente non desta preoccupazioni".

Ma ormai la psicosi-Ebola era dilagata città. E le voci, anche nel web, hanno iniziato a circolare senza controllo. Per questo alcuni pazienti che si trovavano ricoverati hanno chiesto spiegazioni ai vertici dell'ospedale. In serata si è registrato qualche momento di tensione. Tanto che è stato necessario l'intervento della polizia. Ma alla fine tutto è tornato alla normalità.

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INCONTRO ORLANDO-BORSELLINO - Questa mattina il sindaco Orlando ha incontrato l'assessore regionale alla Salute, Lucia Borsellino all'Ospedale Buccheri La Ferla, in occasione dei 50 anni di presenza dei Fatebenefratelli a Palermo. Orlando ha rappresentato "le preoccupazioni dei sindaci siciliani per l'epidemia di Ebola", ricevendo dall'assessore Borsellino assicurazioni sull'approntamento già predisposto di ogni misura in conformità ad esigenze e prescrizioni sanitarie. Il sindaco e presidente Anci ha espresso apprezzamento per quanto assicurato, confermando "piena disponibilità di Comuni siciliani per fornire ogni intervento e contributo richiesto per prevenire e fronteggiare la emergenza Ebola".

TUBERCOLOSI - Ad ingarbugliare ancora di più la situazione il caso di un extracomunitario da giorni ricoverato in isolamento nello stesso ospedale per tubercolosi. Qualcuno ha pensato che fosse proprio lui il protagonista del "sospetto" caso di Ebola. In realtà fin da subito PalermoToday aveva chiarito che la malattia è stata individuata grazie ai controlli sanitari disposti in ospedale lo scorso venerdì. L'uomo di 45 anni è stato visitato al pronto soccorso del Buccheri La Ferla. Avviati i controlli, l'extracomunitario da sette giorni si trova in isolamento nel reparto di Medicina in attesa di ulteriori accertamenti, ma solo a scopo precauzionale.

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