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Sos racket: “Accordi negli ospedali tra dipendenti e pompe funebri”

Inchiesta shock di un'associazione. In due video viene mostrato come avviene la compravendita dei morti all'interno del Cervello e della struttura ospedaliera di Partinico

"Sul blog dell'associazione Sos Racket e Usura, ed esattamente all'indirizzo www.sosracketusurablog.wordpress.com, è stata pubblicata una clamorosa inchiesta corredata da sei video denuncia dove dimostriamo come avviene la squallida ed indegna compravendita dei morti all'interno delle strutture ospedaliere siciliane". Lo comunica in una nota l'associazione Sos Racket e Usura. "Due volontari dell'associazione Sos Racket e Usura, con telecamere nascoste e fingendo di avere un parente che stava per morire nel reparto, hanno ricevuto indicazioni da parte di dipendenti delle strutture ospedaliere, che dai loro telefoni hanno contattato le imprese di onoranze funebri - denuncia l'associazione -. Tutte le trattative sono avvenute all'interno degli ospedali ed alla presenza dei dipendenti sanitari". Ecco di seguito cosa succede al Cervello e all’ospedale di Partinico.

OSPEDALE CERVELLO
“All’interno della camera mortuaria dell’ospedale Cervello – si legge - addirittura vi è la presenza fissa delle onoranze funebri D’Ambrogio (guarda il video), e quindi immediatamente il dipendente necroforo dell’ospedale non fa altro che indicarceli e presentarceli, visto che sostano all’interno della camera mortuaria. Dopo una serie di telefonate fatte sia all’interno della camera mortuaria che all’esterno, anche in questo caso concordiamo il prezzo: 9 mila euro per il ‘nostro morto’, in presenza del dipendente ospedaliero. Ci ha molto impressionato l’ospedale Cervello, perché è stato l’unico dove la presenza fissa, continua e quotidiana delle imprese di onoranze funebri avviene in maniera talmente palese che non può non sfuggire alla Direzione Sanitaria e quindi dovranno spiegare all’Autorità Giudiziaria come questo indegno scandalo venga tollerato”.

OSPEDALE DI PARTINICO
“Il ‘gentilissimo’ portinaio e centralinista dell’ospedale - si legge - non esita immediatamente a contattare dal suo cellulare l’impresa funebre collegata a ‘La Fonte dei fiori’ (guarda il video). ‘Devi venire urgentemente perché ci sono delle persone che hanno bisogno di te’. Dopo un’ora di attesa entriamo in contatto con le onoranza funebri Rubino, e tutta la trattativa della compravendita avviene all’interno della portineria alla presenza del portinaio. Stabilito il prezzo di 5 mila euro, addirittura si offrono di accompagnarci in banca a prelevare, mentre da un’ora il portinaio centralinista ignora totalmente il telefono che continua a squillare, non rispondendo mai, abbandonando la postazione, giocando con il suo telefonino. Ci concediamo dagli ‘amici degli amici’, con la promessa che magari in un’altra occasione meno infausta, ci prenderemo ‘un gelatino insieme’.

"Siamo certi che le Procure della Repubblica di Marsala, Trapani e Palermo aprano oggi stesso delle indagini visti i gravissimi reati da noi pubblicamente video denunciati – conclude la nota dell’associazione – e siamo convinti che le rispettive Direzioni Sanitarie degli ospedali coinvolti in questo scandalo prendano delle serie sanzioni nei confronti dei loro dipendenti infedeli. Abbiamo deciso di non oscurare i volti dei dipendenti delle strutture ospedaliere e dei responsabili delle onoranze funebri affinché tutti possano vedere le facce di questi indegni sciacalli".
 

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