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Cronaca

Processo smog, assolto Cammarata: sempre agito per il bene di Palermo

"I fatti non sussistono". Prosciolti dall'accusa di omissione d'atti d'ufficio anche i due ex assessori al ramo Lorenzo Ceraulo e l'attuale presidente della Provincia Giovanni Avanti

I fatti non sussistono”, con questa sentenza - emessa dalla terza sezione del tribunale - il sindaco di Palermo Diego Cammarata e gli ex assessori all'Ambiente Lorenzo Ceraulo e Giovanni Avanti, attuale presidente della Provincia, sono stati assolti dall'accusa di omissione d'atti d'ufficio dai giudici. Per l'accusa, che aveva chiesto pene comprese di 2 anni (per gli ex assessori) e i 2 anni e dieci mesi (per il Sindaco), gli amministratori non avrebbero adottato provvedimenti idonei a contrastare lo smog in città che aveva superato i limiti previsti dalla legge. Per il collegio invece “i fatti contestati ai tre imputati non sussistono”

“Sono felice per l'esito di questo processo: questa assoluzione con formula piena mi ripaga di tante amarezze. Ho sempre lavorato per il bene della mia città e nell'interesse della collettività utilizzando al meglio possibile gli strumenti e le risorse a disposizione”. Queste le parole di Diego Cammarata poco dopo la sentenza. “La tutela dell'ambiente e la lotta all'inquinamento - aggiunge il Sindaco - sono sempre state priorità per la mia amministrazione ma ho sempre difeso un principio che è quello di credere che questi obiettivi non si raggiungono con provvedimenti estemporanei ma, piuttosto, con gli investimenti infrastrutturali sulla mobilità. Ed è proprio su questo che abbiamo lavorato fin dal primo momento”.

 

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