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Giovedì, 18 Aprile 2024
Cronaca Palazzo Reale-Monte di pietà / Piazza Indipendenza

Obiettivo lavoro per 250 ex detenuti Sit–in e sciopero della fame

Fanno tutti parte del comitato Palermo migliore. Da oggi stazioneranno davanti a Palazzo d'Orleans finchè non avranno risposte sul loro futuro

Comincia il braccio di ferro fra il comitato Palermo migliore e la Regione Siciliana. Oggi è cominciata la protesta dei 250 iscritti al comitato, costituito per lo più da ex detenuti e padri di famiglia che chiedono solo una cosa: un lavoro.

"Il comitato, nato circa un anno e mezzo fa, - dichiara Fabrizio Sanfilippo, presidente del Comitato Palermo migliore - raccoglie le necessità di molte famiglie del centro storico. Chiediamo alla Regione il reintegro di questa gente e in alcuni casi la loro riabilitazione. Vogliamo che queste persone, che sono rimaste emarginate, possano ricominciare a vivere un vita dignitosa. Da quando sono usciti dalle carceri sono rimasti disoccupati".

Sul posto una trentina di persone, in rappresentanza di tutti gli altri, con i quali si dividono i turni del picchetto. Sono tutti giovani ragazzi e padri di famiglia, con una media di due o tre bambini. Tra questi c'è anche Francesco De Luca: "Chiediamo solamente un lavoro, - dice - perché siamo con le spalle al muro. Non abbiamo più dove sbattere la testa. Non vogliamo delinquere, non è più cosa nostra. Vogliamo potere mantenere le nostre famiglie. Mio figlio di 8 anni mi dice che vuole fare l'ingegnere navale, tu pensi che io…". Dopo qualche attimo di sconforto continua: "Ho fatto il possibile fino ad ora. I miei bambini sono educati, parlano italiano, e non voglio assolutamente che delinquano. Io sono uscito da 6 anni, e per grazia di Dio ho lavorato presso una ditta edile per 5 anni. Poi l'azienda è fallita e tutti in mezzo alla strada. Come dargli da mangiare? Come pagheremo le rate della macchina?". Gli fa eco un altro dei ragazzi, Giovanni Brucarino: "Siamo davvero in mezzo alla strada. Non si può campare. Io faccio il bombolaro, ditemi voi come si fa con 20 euro al giorno, quando va bene. Ho due bambini e una moglie che fa la casalinga. Chiediamo solo un lavoro. Già non ci aiutano con le case. Io vivo da abusivo. Dormiamo 'con una mano dentro ed una fuori', aspettando il giorno che verrà chi comanda e proverà a buttarci fuori".

L'unico incontro avvenuto, in via informale, è stato quello con il capo di gabinetto dell'Assessorato della Famiglia, del Lavoro e delle Politiche Sociali della Regione Siciliana, il dottore Gianni Silvia, che ha detto agli uomini del comitato di rivolgersi agli uffici competenti. "Mi hanno parlato di alcuni progetti - dichiara il dottor Silvia - ma noi dalla presidenza non abbiamo molto rispondere. Devono parlare con l'assessore indicato". Nel frattempo Fabrizio Sanfilippo, presidente del comitato, annuncia che "da domani inizierà lo sciopero della fame".

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