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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Striscia: "Posti fittizi all'Amat" La coop: "Video montato ad arte"

Si difende Salvatore Di Liberto, protagonista del servizio del tg satirico. Intanto l'azienda ha avviato un'indagine interna e si è rivolta alla magistratura

E' Salvatore Di Liberto il protagonista del servizio mandato in onda ieri da Striscia la notizia nel quale si parla di posti di lavoro come venditori di biglietti all'interno dei bus Amat per gli iscritti alla cooperativa Kraljica Mira "Regina della pace" di Brancaccio. Nel video (guarda) si vedono dei soldi (100 euro) versati alla coop e Di Liberto, presentatosi come candidato al consiglio comunale per il Pdl, che spiega come dovrebbero andare le cose agli aspiranti lavoratori.

Ma è lo stesso Di Liberto, figlio del presidente della cooperativa Kraljica Mira, un autista Amat in pensione, a difendersi in un'intervista pubblicata da LiveSicilia. "Io sono un carabiniere - spiega Di Liberto - in modo gratuito e fuori dal lavoro cerco di aiutare i giovani del quartiere senza lavoro. Quei soldi che si vedono nel servizio sono per l'iscrizione alla cooperativa, organizziamo un corso di primo intervento. Striscia ha montato tutto ad arte". Di Liberto ne ha anche per il presidente dell'Amat, Mario Bellavista. "Avevamo scritto insieme nel 2010 il progetto per offrire un servizio in più sui bus poi dopo averci chiesto tante modifiche non se n'è fatto più nulla".

Ma se da un lato Di Liberto prova a difendersi, dall'altro l'Amat ha avviato un'indagine interna per cercare di scovare i dipendenti coinvolti e ha chiesto alla magistratura di accertare se siano stati commessi reati in merito alla vicenda. Il presidente Bellavista ha fatto sapere che "solo il personale dell’Amat può effettuare la vendita dei biglietti a bordo degli autobus e delle schede  e non è consentita la vendita in strada o in luoghi diversi dalle attività commerciali convenzionate”. Il presidente dell'azienda è infuriato con la Kraljica Mira.


“Nonostante abbia intimato alla cooperativa, sia per iscritto sia attraverso i media di non millantare convenzioni con l’Amat - spiega Bellavista - la stessa cooperativa ha richiesto e ottenuto dagli uffici l’autorizzazione a vendere biglietto presso la propria attività commerciale, come succede per tanti altri rivenditori convenzionati. Tuttavia, quando ho appreso che la Kraljica Mira, alla quale avevamo rifiutato la convenzione per la vendita dei titoli a bordo, aveva ottenuto, traendo in inganno i nostri uffici, l’autorizzazione per la vendita in attività commerciale, ho subito avviato una indagine per accertare se tale attività commerciale esistesse. Appena ho avuto il riscontro negativo ho immediatamente revocato la convenzione".
 

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