Sequestrati tre chili di polpa di ricci sulla Palermo-Messina, multato autotrasportatore
Gli agenti della Polstrada hanno bloccato un furgone diretto a Cefalù. Il dipendente di una ditta di Mazara è stato sottoposto a controllo ai caselli di Buonfornello e non ha saputo fornire alcuna documentazione sulla tracciabilità del prodotto
Oltre venti barattoli di polpa di ricci in viaggio sulla Palermo-Messina senza uno straccio di documentazione e pronti a finire nelle cucine dei ristoranti. Gli agenti della polizia stradale hanno sequestrato negli scorsi giorni 3 chili di prodotto a bordo di un furgone partito da Mazara del Vallo e diretto a Cefalù. Sanzionati l’autotrasportatore e la ditta che non hanno saputo fornire alcuna informazione sulla tracciabilità del prodotto.
Gli agenti della Polstrada hanno fermato il mezzo nell’area dei caselli a Buonfornello, procedendo a un primo controllo e chiedendo il supporto dei veterinari dell’Asp per una verifica più approfondita sul resto del pesce trovato sul furgone. I gamberi, il pesce spada e gli altri prodotti sono stati giudicati idonei per il consumo ma, stando all’indicatore collegato al termostato, non venivano trasportati alla temperatura prescritta dalla legge.
La sanzione comminata all’autotrasportatore e al commerciante ammonta complessivamente a circa 3 mila euro, comprensivi della multa per la mancata revisione del veicolo. La polpa di ricci è stata affidata alla ditta che commerciava il prodotto per la procedura di distruzione di cui poi dovrà fornire documentazione ufficiale alle autorità competenti.
A febbraio scorso un 31enne era stato fermato dalla polizia stradale lungo l’A19, all’altezza di Tremonzelli, e denunciato per la violazione delle normative vigenti in materia di tracciabilità della filiera del pescato. "All’interno del mezzo, in un vano sporco e non refrigerato, erano stoccate diverse quantità di prodotti ittici sulla di cui l’uomo non ha potuto esibire alcuna documentazione", hanno spiegato dalla Questura.