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Venerdì, 26 Aprile 2024
Cronaca Villabate

Pesce non tracciato al mercato di Ballarò e a Villabate: sequestrate 17 tonnellate

Elevate oltre 37 mila euro di multe nel Palermitano. L’operazione della guardia costiera ha interessato anche il Trapanese: in totale sono state più di 23 le tonnellate di prodotto ittico sequestrato e 48 le multe per un totale di 95 mila euro

Oltre 23 tonnellate di pesce sequestrato, 48 multe per un totale di 95 mila euro e 49 sequestri eseguiti: sono questi i numeri dei circa 356 controlli ispettivi effettuati dal personale della guardia costiera nell’ambito dell’operazione denominata “Cleo” che si è sviluppata all’interno della zona di competenza della Direzione marittima di Palermo. Tra le attività più significative nel Palermitano vanno menzionati il sequestro di 16 tonnellate di prodotto, tra pesce spada, tonno rosso e alalunga, in un deposito della zona di Villabate e di circa una tonnellata nel mercato di Ballarò. Gli altri controlli sono avvenuti a Mazara del Vallo e nella zona di Marsala.

L’operazione, durate tre settimane, è stata organizzata con l'obiettivo di controllare la filera della pesca e la commercializzazione illegale dei suoi prodotti, interessando tutti i segmenti lavorativi: sotto la lente sono finiti pescherecci in mare e ai punti di sbarco, mercati ittici e grossisti, grande distribuzione, pescherie, ristoranti, mercati rionali e anche ambulanti. 

Il sequestro a Villabate

Nel dettaglio a Villabate sono state sequestrate 14 tonnellate di tonno alalunga e 450 chili di pesce spada privi di tracciabilità e di 1.300 chili di tonno rosso sottomisura in un deposito della zona di Villabate. Solo per tale ultima violazione è stata elevata una sanzione di oltre 33 mila euro in applicazione della normativa. Il pesce sequestrato, già ispezionato dai veterinari dell’Asp di Palermo, nei prossimi giorni sarà devoluto in beneficenza a istituti caritatevoli locali. 

A Ballarò

All’interno del mercato di Ballarò sono stati eseguiti tre sequestri per un totale di circa una tonnellata di prodotto non tracciato. Elevate tre multe per un totale di 4.500 euro. Il prodotto sequestrato, dichiarato non idoneo al consumo umano dai veterinari dell’Asp di Palermo, sarà distrutto. I banconi sono stati rimossi mentre è stato chiuso, per mancanza di qualsiasi autorizzazione all’esercizio dell’attività, un locale dove si svolgeva la vendita di pesce. Nel settore della ristorazione sono stati complessivamente circa 500 i chili di pesce sequestrati a tutela del consumatore.

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