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Cronaca

Via delle Croci, sequestrato il parcheggio dove sorgeva villa Deliella

Intervento della polizia municipale, gli agenti dei nuclei Tutela patrimonio artistico e di Protezione ambientale hanno riscontrato che l'attività era abusiva. Il "gioiello" Liberty demolito nel 1959 è uno dei simboli del sacco di Palermo

Sequestrato il parcheggio con annesso autolavaggio realizzato dove un tempo sorgeva villa Deliella, il "gioiello" Liberty demolito nel 1959 diventando uno dei simboli del sacco di Palermo. La società proprietaria, la "Parcheggio Panno di Stefano e Angela srl", non era in regola con le autorizzazioni. "Gli agenti - spiega la polizia municipale in una nota - hanno riscontrato che il titolare esibiva certificazioni scadute e non possedeva la cosiddetta Aua, l'autorizzazione unica ambientale, indispensabile per l'attività di autolavaggio".

Di fatto, il parcheggio operava abusivamente. E cosi i nuclei tutela patrimonio artistico e di protezione ambientale della polizia municipale stamani hanno messo i sigilli alla struttura, che si trova fra via delle Croci e via Giorgio Castriota. Il sequestro penale e amministrativo è arrivato dopo le denunce del gruppo consiliare del Movimento 5 Stelle che, a più riprese, ha sollecitato un intervento dell'amministrazione per porre fine "a una vicenda di abuso e oltraggio alla cultura - afferma Giulia Argiroffi, componente della commissione Urbanistica - iniziata più di 60 anni fa".

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Laddove oggi c'è il parcheggio "Panno" sono ancora visibili le tracce di villa Deliella. In particolare è presente un fabbricato storico residuo a due piani, che costituiva verosimilmente la casa del custode della villa progettata dall'architetto Ernesto Basile nel 1898 per i principi Deliella, completata tra il 1907 ed il 1909 dal costruttore Salvatore Rutelli. Lo hanno accertato i tecnici della soprintendenza dei Beni culturali, dopo aver rinvenuto "tratti originali della cancellata in ferro battuto decorato, tratti di muratura perimetrale facilmente identificabili per elementi ancora presenti come la rifinitura sommitale ed elementi lapidei basamentali posti sul lato esterno, due piloni angolari comprensivi della rifinitura sommitale, tre ficus e due palme compatibili con l'epoca di impianto del giardino".

"L'area estesa circa 1.700 metri quadrati - proseguono i vigili urbani - era adibita a parcheggio di veicoli, senza le dovute autorizzazioni pur non essendo sottoposta a specifico provvedimento tutorio di dichiarazione di interesse culturale" proseguono i vigili urbani, per poi concludere: "Dentro l'area sono custoditi circa 40 veicoli privati che sarà cura dei titolari restituire ai legittimi proprietari".

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