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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Evasione, nuovo sequestro a un avvocato: sigilli a un aereo e una Ferrari

Le indagini della guardia finanza, che già ad aprile avevano portato a un sequestro, accertarono un'evasione da 1,2 milioni di euro ora quantificata in 435 mila euro. Ma il Riesame aveva ordinato la restituzione dei beni all'avvocato Geraci perchè al provvedimento emesso mancava la motivazione

Nuovo sequestro per evasione fiscale per l’avvocato Stefano Geraci. La guardia di finanza ha posto ancora una volta i sigilli ai beni di sua proprietà per non aver versato al Fisco oltre 435 mila euro. Lo scorso aprile, infatti, era stato eseguito un sequestro nei confronti dello stesso professionista a seguito delle indagini svolte dai finanzieri, che avevano portato a quantificare un'evasione di circa un milione di euro. Il Tribunale del Riesame aveva però ordinato la restituzione dei beni ma solo perché il provvedimento emesso dal gip era stato ritenuto mancante della motivazione.

VIDEO - SOTTO SEQUESTRO UN AEREO E UNA FERRARI

Subito dopo la decisione del Tribunale, il Dipartimento criminalità economica della Procura della Repubblica di Palermo, coordinato dal procuratore aggiunto Salvatore De Luca, ha chiesto una nuova misura cautelare reale, accolta dal gip e già eseguita dalle "fiamme gialle" palermitane, che hanno sequestrato un aereo ultraleggero modello "Tecno Sierra RG Marche" ed una Ferrari d'epoca modello "Dino 246GT" del 1972 oltre a diversi immobili acquistati dal professionista.

LEGGI ANCHE - LA DIFESA: "NON SONO UN EVASORE

Tre mesi dopo la richiesta della Procura, è entrata in vigore una modifica della normativa penale-tributaria, che ha fatto venire meno la rilevanza penale, ma non quella amministrativa, della dichiarazione infedele con evasione di somme inferiori ai 150 mila euro per anno di imposta. Ciò ha determinato una nuova quantificazione dell'evasione penalmente rilevante, non più pari a un milione di euro ma a 435 mila euro circa. L’evasione sarebbe frutto della mancata dichiarazione dei redditi, da parte dell’avvocato, di alcuni dei compensi incassati per la sua attività di assistenza legale nei confronti dei suoi assistiti nei casi di incidenti stradali.

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