Mafia, sequestrati beni per 1,5 milioni a un imprenditore palermitano
Il provvedimento della Dia è scattato nei confronti del patrimonio di Domenico D'Amico, detto "u Sciacallu", già condannato per associazione mafiosa. Confiscata un'azienda, ma anche terreni e immobili
La Direzione investigativa antimafia di Palermo ha sequestrato beni per 1,5 milioni riconducibili all'imprenditore palermitano Domenico D'Amico, 61 anni, già condannato per associazione mafiosa con sentenza definitiva. Il provvedimento ha colpito, tra l'altro, i beni di un'azienda che opera nel settore degli appalti in città, nonché terreni, immobili, rapporti bancari e altro.
D'Amico, detto "'u Sciacallu", è stato condannato, con sentenza passata in giudicato il 22 marzo del 2005, per avere svolto una sistematica attività di informazione di Salvatore Zanca, oggi collaboratore di giustizia, in relazione alla gestione degli appalti pubblici e privati e di aver sfruttato la forza intimidatrice dell'organizzazione mafiosa per aggiudicarsi lavori. Dopo avere espiato la condanna, D'Amico ha costituito a Palermo una nuova società, la "Sud Euro Scavi srl", formalmente intestata a due suoi nipoti, ritenuti prestanome. L'imprenditore è considerato vicino ai boss Gerlando Alberti e Gaetano Lo Presti.