Sequestrano una coppia di invalidi Arrestate 3 persone tra cui il badante
I malviventi volevano mettere le mani sulle pensioni delle vittime e su un assegno da 22 mila euro. I coniugi sono stati trovati in una villa a Cinisi sedati, feriti ed in stato confusionale
Sequestrano due coniugi invalidi e, dopo averli imbottiti di tranquillanti, li costringono a chiedere un prestito. Arrestate dalla polizia tre persone per sequestro di persona, tentata estorsione e lesioni personali. Si tratta di K.G., palermitana di 36 anni, e G.G. di 46 anni. Fermato invece come indiziato E.E.N., ghanese di 46 anni, badante delle vittime.
Il loro intento era mettere le mani sulle pensioni dei malcapitati e su un assegno di 22 mila euro. L'indagine è partita il 17 dicembre, quando una signora si è presentata negli uffici del commissariato Brancaccio per denunciare l'allontanamento del figlio e della consorte. L'anziana spiegava di averne rilevato l'assenza il 5, giorno in cui era ritornata dal paese di origine, ma che non era la prima volta che i due coniugi si allontanavano.
Nei giorni successivi aveva però ricevuto sul cellulare chiamate anonime da parte di una donna che si presentava come "Giovanna", la quale sosteneva che figlio e nuora stavano bene e che si trovavano presso la sua abitazione. L'anziana chiedeva di vedere il figlio, anche perché aveva ricevuto un assegno bancario per conto di una finanziaria, intestato al figlio, per un importo di circa 22 mila euro. Dopo la denuncia alla polizia, si è scoperto che l'utenza da cui provenivano le chiamate risultava intestata a K.G., con precedenti per truffa in concorso. Gli agenti, recatisi a Cinisi, hanno così rintracciato l'abitazione di K.G. e i due coniugi in evidente stato confusionale e, verosimilmente sedati. Inoltre l'uomo presentava delle evidenti ecchimosi agli arti inferiori.
Rinvenuti farmaci, tra cui forti sedativi, nonché documenti che riconducevano al terzo complice, arrestato per tentato furto aggravato poiché colto in flagranza di reato mentre tentava di rubare l'assegno bancario intestato al sequestrato. Era stato lui che avere prelevato a casa le vittime, approfittando del fatto che per diverso tempo era stato il loro badante, tanto da avere la residenza in quell'abitazione.
