rotate-mobile
Cronaca Libertà / Via della Libertà

Scontri tra tifosi, otto arresti: "C'è una matrice ideologica"

Questa l'interpretazione data dal questore Guido Longo a 24 ore dalla rissa fra ultras in via Libertà. I fermati, infatti, sono aderenti al centro sociale Anomalia. Delicate le condizioni del palermitano preso a calci dai laziali, a Villa Sofia con diverse fratture

Dietro gli scontri fra ultras in via Libertà ci sarebbe una matrice ideologica. La polizia ha arrestato ieri otto persone (foto in basso) con l’accusa di rissa aggravata e lesioni. Si tratta dei palermitani Alberto Gabriele Bruneo (25 anni), Aloui Chadli (28enne, già sottoposto a Daspo), Maria Emanuele Surdi (24enne già sottoposto a Daspo) ed Emanuele Cardella (28 anni), tutti aderenti al centro sociale Anomalia. Del "fronte" laziale sono finiti in manette i romani Massimiliano Morelli (23 anni), Gabriele Lordi (23 anni, già sottoposto a Daspo), Marco Massaro (26 anni) e Daniele Casella (24enne nato a Rieti e residente a Roma). A questi si aggiunge il tifoso rosanero M.F., 21 anni, preso a calci e adesso ricoverato a Villa Sofia per alcune fratture al massiccio facciale, in particolare orbita destra, mascella lato destro e zigomo destro. Anche lui, però, è stato denunciato in stato di libertà per gli scontri di ieri (GUARDA IL VIDEO).

A spiegare i contorni della giornata di follia e violenza prima del match di campionato tra Palermo e Lazio è il questore Guido Longo. "Temevamo che sarebbe potuto succedere e proprio per questo, in settimana, avevamo fatto alcuni incontri sull’ordine pubblico. Abbiamo seguito a distanza, già dall’aeroporto di Falcone-Borsellino, i tifosi che poi si sono fermati in un bar di via Libertà. Abbiamo visto della gente arrivare in massa - prosegue il Questore - e fortunatamente siamo potuti intervenire subito". Una rissa durata pochi minuti, iniziata con un lancio di petardi e fumogeni e terminata a colpi di sedie, calci e pugni. Al suono delle sirene gli ultras sono scappati, ma qualcuno di loro è stato acciuffato e fermato.

LEGGI ANCHE - LA NOTA DI ANOMALIA: NESSUN MOVENTE IDEOLOGICO

Un episodio che riaccende i riflettori sulla violenza negli stadi, troppo spesso trasformati in luoghi dove sfogare una rabbia che nulla ha a che vedere con lo sport. "Sapevamo già - spiega ancora Longo - che ci fossero soggetti pericolosi in curva nord. Purtroppo i controlli di ieri, anticipati alle 18.30, non sono stati sufficienti, anche se abbiamo fatto ciò che è possibile. Bombe carta e fumogeni sfuggono ai controlli del metal detector e non è pensabile spogliare o perquisire corporalmente tutti. La legge non lo permette". E i risvolti negativi della vicenda nei confronti della stessa società di viale del Fante potrebbero diversi, a partire dalle ammende per concludere con la chiusura delle curve. "Non è da escludere - aggiunge ancora il Questore - che si giochino delle partite in campo neutro. Intanto presidieremo con i nostri uomini anche durante gli allenamenti".

Palermo-Lazio, scontri in via Libertà: 8 arresti

Le stesse forze dell’ordine, al di là di alcuni aspetti investigativi di cui non è dato ancora sapere, riconoscono i danni "collaterali" creati dalla rissa. "A rimetterci è l’immagine della città innanzitutto, senza considerare - conclude il questore Longo - il clima poco favorevole e la situazione psicologica che non aiutano la squadra. La matematica non condanna il Palermo, quindi sarebbe il caso di lasciarli lavorare serenamente. Bisogna anche saper perdere con civiltà". Intanto la società rosanero ha mandato la squadra in ritiro a Coccaglio, nel Bresciano. Qualcosa si muove anche a livello politico. "Chiederemo al mondo del calcio ed ai sindacati di polizia - dichiarano i parlamentari Pd Andrea Marcucci, presidente della commissione Cultura e Sport a Palazzo Madama e Laura Coccia, responsabile Calcio, ed il responsabile sport dei dem Luca Di Bartolomei - di partecipare ad un incontro sulla sicurezza negli stadi. Ciò che è successo prima di Palermo-Lazio purtroppo dimostra che non si possono allentare controlli e divieti".

AGGIORNAMENTO DELLE 20.38  - Il giudice Daniela Vascellaro ha convalidato, come chiesto dalla Procura, gli arresti degli otto tifosi - 4 palermitati e 4 laziali - fermati dopo la maxirissa. Gli otto sono accusati di lesioni e resistenza a pubblico ufficiale aggravati dall'aver commesso i reati in occasioni di manifestazioni sportive. Per tutti il giudice ha disposto la custodia cautelare in carcere. Il processo è stato rinviato al 22 aprile, data in cui i legali degli indagati potranno scegliere eventualmente riti alternativi.

Si parla di

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Scontri tra tifosi, otto arresti: "C'è una matrice ideologica"

PalermoToday è in caricamento