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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Stop di 3 ore alle sirene: si fermano forze di polizia e vigili del fuoco

Sindacati Sap, Sappe, Sapaf e Conapo chiedono riforma sicurezza e certezze su retribuzioni. Prevista astensione mediante assemblee sindacali di poliziotti, penitenziari, forestali e vigili del fuoco in tutta Italia, iniziative pubbliche, donazione di sangue e raccolta firme per riforma sicurezza

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

"Per la prima volta nella storia della Repubblica, poliziotti, penitenziari, forestali e vigili del fuoco si asterranno dal lavoro, anche grazie allo strumento delle assemblee sindacali. Lo faremo domani a partire dalle ore 11 in tutti gli uffici e le caserme della Sicilia. Ci autoconvocheremo in assemblea sindacale, nel rispetto delle leggi e dei regolamenti, doneremo il sangue in tante città, raccoglieremo firme per riformare la sicurezza, spiegheremo ai cittadini e ai giornalisti il senso della nostra protesta che non parte adesso, ma che ha radici profonde e che va avanti da mesi. Le risorse per le donne e gli uomini in divisa non sono state ancora trovate e il Governo, dopo aver solo annunciato un presunto accordo senza documenti ufficiali, ha subito smentito se stesso con le dichiarazioni dei ministri Pinotti il 18 settembre e del Sottosegretario Bocci il giorno 19 i quali hanno certificato, tramite atti parlamentari, che si è ancora alla ricerca di risorse e che si sta solo lavorando in quella direzione". Lo affermano in una nota congiunta i Segretari Regionali della Sicilia di Sap (Polizia di Stato), Sappe (Polizia Penitenziaria), Sapaf (Corpo Forestale) e Conapo (Vigili del Fuoco), i quattro sindacati autonomi riuniti nella Consulta Sicurezza.

"Le nostre condizioni di lavoro e di vita sono allo stremo - spiegano i segretari regionali Rosario Indelicato, Calogero Navarra, Vincenzo Condo, Giuseppe Musarra - e nel Governo c'è chi sostiene che le risorse per le forze dell'ordine e i vigili del fuoco siano state trovate, salvo omettere che gli 800 milioni annunciati non sono sufficienti per tutto il personale, che si tratta di risorse non strutturali, per le sole retribuzioni del 2015 e che, soprattutto, sono soldi che arrivano da nuove decurtazioni alle già martoriate voci di bilancio dei nostri Ministeri, con ulteriori tagli a straordinari, buoni pasto, formazione e fondo produttività, senza contare la prevista chiusura di decine di presidi, uffici e nuclei specialistici delle forze di polizia e dei vigili del fuoco anche in Sicilia ".

I sindacati autonomi Sap, Sappe, Sapaf e Conapo non ci stanno quindi "ai contentini del Governo", sono da mesi in mobilitazione per chiedere una "vera riforma dell’apparato della sicurezza che razionalizzi le 7 forze di polizia oggi esistenti, accorpi il dipartimento dei vigili del fuoco con quello della pubblica sicurezza, riveda le competenze sugli incendi boschivi assegnando ai Vigili del Fuoco tutti i compiti di spegnimento e potenzi i compiti di polizia ambientale del Corpo Forestale, riporti allo Stato tutti i Corpi regionali e provinciali dei vigili del fuoco e della forestale, e reinvesta i risparmi ottenuti in maggiore sicurezza dei cittadini e nelle retribuzioni del personale" e concludono con un appello : "Il premier Renzi ci ascolti!"

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