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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca Libertà / Piazza Croci

Gesip verso tre giorni di sciopero Lunedì via al primo corteo

Dopo le annunciate dimissioni di Massimo Primavera, liquidatore generale di Gesip, non ancora formalizzate il sindacato Asia si muove a difesa dei lavoratori e organizza diverse manifestazioni per la prossima settimana

Dalle parole gli uomini della Gesip passano ai fatti. La prossima settimana sono già stati fissati tre cortei di protesta come ha fatto sapere l’organizzazione Alternativa Sindacale Autonoma (Asia). Lunedì 5 marzo, un primo corteo dalle 16 sfilerà da piazza Croci fino alla Prefettura. Mercoledì 7 marzo, sempre alle 16, un altro corteo partirà dalla sede del Comune (piazza Pretoria) per arrivare fino alla Prefettura. Venerdì 9, infine, partenza dalla sede della Presidenza della Regione (piazza Indipendenza alle 16) sempre fino alla Prefettura. La notizia segue quella delle scorse ore delle annunciate dimissioni di Massimo Primavera, liquidatore generale di Gesip che però, non ha ancora formalizzato la sua posizione di dimissionario. “Non essendo stata affrontata alcuna discussione tra le parti, convocando allo stesso tavolo Regione, Comune e Prefettura, - si legge in una nota del sindacato - al fine di trovare una soluzione strutturale al grave problema occupazionale che riguarda gli oltre 1.800 lavoratori Gesip, è stato deciso di dare vita nei prossimi giorni a tre manifestazioni pacifiche in tre differenti giornate a tutela del posto di lavoro”.

“Noi andremo avanti per il mandato datoci dai lavoratori, contro tutto e tutti”, scrivono in una congiunta Mimmo Russo e Salvo Barone, segretari responsabili del sindacato Asia. “Continueremo a portare avanti le nostre idee, i nostri progetti: fuoriuscita volontaria dietro incentivazione, accorpamento delle società comunali in società consortile per azioni, utilizzo dei lavoratori nei rami di azienda delle altre società, ricollocazione dei dipendenti nella neo costituenda società consortile per far ripartire sgravi e agevolazioni, e quant’altro necessario per la realizzazione di iniziative a salvaguardia di tutti i lavoratori. Se c’è la volontà si può risolvere per sempre il problema dei lavoratori della Gesip e di quelli delle altre società del Comune. Se questa volontà manca ci spieghino il perché”.

La decisione di dare vita allo sciopero arriva dopo che martedì 28 febbraio era stato proclamato lo stato di agitazione, chiedendo allo stesso tempo al Prefetto di convocare tutte le organizzazioni sindacali presenti all’interno della Gesip, congiuntamente al Presidente Lombardo e al commissario Latella, al fine di espletare le procedure di raffreddamento per la garanzia dei servizi pubblici essenziali (ai sensi della Legge 146/90 e 83/2000). Stato di agitazione che si tramuterà in sciopero - secondo i termini di legge - davanti al un nulla di fatto.

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