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Sabato, 20 Aprile 2024
Cronaca

Sbarco dei migranti, Orlando: "Frutto dell'egoismo europeo, non mancherà nostro apporto"

Più di mille profughi arrivati al porto: 14 sono stati portati in ospedale, uno di loro si sospetta sia affetto da Hiv. Gli altri dirottati nei centri di accoglienza, molti poi raggiungeranno il Nord Italia. Il Sindaco: "Cntinueremo a protestare contro questa assurda legislazione"

Quasi concluse le operazioni di sbarco dei migranti, quattordici di loro sono stati portati in ospedale. Dopo le visite effettuate dalla task force dell'Asp 6 diretta da Antonio Candela, le condizioni di salute di alcuni di loro hanno destato preoccupazioni, convincendo la macchina dei soccorsi a disporre il trasferimento nelle strutture sanitarie della città. Per uno di loro si sospetta sia affetto da Hiv. Il sindaco Leoluca Orlando ha passato la notte al porto assistendo alle operazioni. "Questi profughi - ha detto Orlando a PalermoToday - sono l'immagine degli egoismi di un'Europa ancora legata ad assurdi visti e permessi di soggiorno, che li condannano alla sofferenza dell'emigrazione, invece che permettergli di vivere la mobilità come un diritto".

Dopo l'arrivo nei centri di accoglienza di Palermo, Giacalone, Trabia e Monreale, molti degli immigrati si sono allontanati in direzione della stazione centrale. La loro intenzione è quella di prendere i primi treni disponibili per raggiungere le mete finali, ovvero le province del Centro e del Nord Italia. Nella struttura allestita a Giacalone, riferiscono infatti i volontari della Caritas, sono rimasti in pochi. Oltre al sospetto caso di Hiv, un altro viaggiatore è stato trasferito all'ospedale Cervello, dove gli è stata riscontrata una linfoadenomegalia latero cervicale. Tre le donne ricoverate: una al Cervello per un'emorragia provocata da un aborto, un'altra al Buccheri La Ferla poiché prossima al parto e l'ultima al Policlinico per un appendicite.

Altri migranti avevano fratture e lesioni e piaghe da decubito. Molti di loro, qualche centinaio, ha la scabbia. "Dopo aver appreso dell'arrivo - spiega il primo cittadino - abbiamo subito organizzato un incontro in Prefettura con tutte le istituzioni. Abbiamo trovato grande collaborazione della Caritas e delle Ipab, che hanno fornito molti posti in strutture stabili, evitando di utilizzare in città tendopoli che danno il senso della precarietà. Non faremo mancare il nostro apporto e continueremo a protestare contro questa assurda legislazione che, come per tutte le forme di proibizionismo, crea speculazioni".

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