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Cronaca Politeama / Via Francesco Crispi

Al porto una nave con 423 migranti, escluso il caso di malaria

Si tratta di migranti di nazionalità siriana ed eritrea, fra cui ci sono anche 29 donne e 34 bambini. Tre i triage messi a disposizione dall'Asp 6 per il primo soccorso, a fianco degli operatori del 118, della Croce rossa e dei volontari della Caritas

Nuovo sbarco di profughi al porto di Palermo. E' attraccata questa mattina la nave Orione della Marina militare con a bordo i 423 migranti, di nazionalità siriana ed eritrea, soccorsi negli ultimi giorni nell'ambito dell'operazione Mare Nostrum nelle acque del canale di Sicilia. Fra loro ci sono anche 29 donne e 34 bambini. Attivata sulle banchine la macchina dei soccorsi, con Asp, 118 e Croce rossa.

Dopo il trasbordo si era lanciato l'allarme per un sospetto caso di malaria tra i migranti. Due extracomunitari, infatti, erano stati soccorsi nella notte dal personale del 118 e portati in ospedale: un eritreo aveva la febbre alta e brividi di freddo. Per evitare il panico a bordo è stato deciso di ricoverarlo nel nosocomio insieme a un altro migrante diabetico, ma più tardi è stato escluso che si potesse di trattare di malaria e facendo così rientrare l'allarme. "Si è trattato soltanto di polmonite", hanno dichiarato dalla direzione sanitaria dell'Asp.

Presente sul molo durante le operazioni di trasbordo dei migranti anche il prefetto di Palermo, Francesca Cannizzo, a vigilare l'ormai collaudata task force predisposta per l'accoglienza. L'Asp 6 ha predisposto tre punti triage mettendo a disposizione ventisei professionisti tra medici, operatori e psicologi, impegnati per prestare le prime cure ai protagonisti dell'ennesimo "viaggio della speranza". A chiudere la squadra dei soccorsi anche le forze dell'ordine e i volontari della Caritas.

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