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Martedì, 23 Aprile 2024
Cronaca

Traversata con 3 bimbi morti, fermati 6 presunti scafisti: al timone un "capitano" di 17 anni

Al ragazzo toccherà rispondere anche del reato di omicidio. A bordo del'imbarcazione arrivata lunedì al porto di Palermo sono stati trovati i cadaveri di 10 migranti

Individuati i sei presunti scafisti che erano alla guida dei quattro gommoni arrivati dalle coste della Libia con a bordo 482 migranti e 10 morti. Gli agenti di polizia e della guardia di finanza hanno fermato tre gambiani, un senegalese e un nigeriano, accusati di favoreggiamento dell’immigrazione clandestina. Tra di loro anche un diciassettenne, che alcuni dei compagni di viaggio chiamavano "capitano", cui toccherà rispondere anche del reato di omicidio. C’era lui al timone dell’imbarcazione sulla quale sono stati trovati i corpi senza vita, tra cui quello di una giovane camerunese, mamma di due fratellini di 1 e 4 anni che erano in viaggio con lei.

VIDEO: LE OPERAZIONI DI SALVATAGGIO

Gli investigatori sono arrivati a loro dopo aver ascoltato il racconto di alcuni dei migranti, protagonisti e testimoni della tragica traversata. Fondamentale nella ricostruzione dei ruoli a bordo l’apporto fornito dal personale della guardia costiera che già durante le fasi del trasbordo aveva notato e filmato alcuni dettagli. Successivamente è toccato agli uomini della Squadra Mobile, del Gico e della stazionale navale della guardia di finanza indagare per risalire all’identità degli scafisti, l’ultima ruota del carro delle associazioni criminali responsabili dei "viaggi della speranza".

Prima di essere salvati dalla nave Dattilo della guardia costiera i mille migranti arrivati in Sicilia lunedì mattina, provenienti da più parti dell’Africa, sono stati portati sulle coste libiche, con poco cibo e sotto la minaccia delle armi. Poi l’imbarco sui gommoni, affidati ad improvvisati timonieri senza esperienza. "E' stato il caso di uno dei fermati, un diciassettenne che si trovava alla guida di uno dei sei natanti a bordo del quale - spiegano dalla Questura - sono stati rinvenuti dieci cadaveri, tra cui quelli di tre bambine. I testimoni hanno sottolineato come i timonieri avessero appreso dalla banda criminale, pochi minuti prima di partire, alcune elementari nozioni di navigazione".

Proprio lui durante la navigazione aveva imbarcato una notevole quantità di acqua. "Vista in lontananza della nave dei soccorsi - aggiungono dalla Questura - ha tentato di confondersi tra i migranti per celare il suo vero ruolo. Così ha fatto rovesciare sul fondo del gommone diverse taniche di carburante le cui esalazioni hanno stordito alcuni malcapitati. Questi ultimi, cadendo a terra, sono rimasti soffocati dall’acqua che si era accumulata sul fondo dell’imbarcazione, prima di essere ripetutamente calpestati dagli altri migranti che si accalcavano e cercavano di salvarsi":

I cinque fermati, dopo gli accertamenti di rito effettuati con il coordinamento del procuratore aggiunto della Dda di Palermo Maurizio Scalia e dal sostituto Paola Caltabellotta della Procura della Repubblica presso il Tribunale dei Minorenni, sono stati condotti presso il carcere Pagliarelli, mentre il minore è stato associato al centro di prima accoglienza "Malaspina".

Di ieri un'altra storia di disperazione e violenza che ha avuto come protagonista una giovane ragazza africana. Sarebbe stata convinta con riti voodoo ad affrontare il viaggio, previo pagamento di 30 mila euro, per poi ripagare il debito vendendo il suo corpo. Per questa ragione sono state arrestate tre persone, accusate per i reati di tratta di essermi umani, sequestro di persona e induzione alla prostituzione.
 

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