rotate-mobile
Cronaca Cinisi

Telefonata con Felicia Bartolotta, il gip dà torto a Saviano: ma lo scontro continua

In un articolo del 2008 l'autore di Gomorra parla di una telefonata avuta con la mamma di Peppino Impastato. Persichetti, all'epoca cronista di Liberazione, la mise in dubbio e per questo fu querelato

Saviano ha perso la causa per diffamazione contro Paolo Persichetti ma lo scontro tra i due (e non solo) sembra destinato a continuare fuori dalle aule di tribunale.

Questi i fatti: in un articolo del 2008, poi pubblicato all'interno del libro del “La bellezza e l’inferno” edito da Mondadori nel 2009, l'autore di Gomorra parla di una telefonata tra lui e la mamma di Peppino Impastato, Felicia, morta nel 2004. Dichiara di  averla sentita "un pomeriggio, in pieno agosto". A chiamare fu lei. "Roberto? Sono la signora Impastato" scriveva Saviano.

“Non dobbiamo dirci niente - continua l'articolo di Saviano - dico solo due cose una da madre ed una da donna. Quella da madre è stai attento, quella da donna è stai attento e continua.”

Persichetti, all'epoca cronista di Liberazione, scrisse un articolo in cui mise in dubbio che questa telefonata fosse mai avvenuta e per questo  fu querelato. Sempre nello stesso pezzo era contenuto l'altro motivo di tensione tra i due. "Si parlava del libro di Saviano "La parola contro la camorra" causa di rottura anche con il Centro Peppino Impastato. Nel libro si attribuisce un ruolo importante nella riapertura del caso Impastato al film "I cento passi" di Marco Tullio Giordana senza il quale la vicenda sarebbe rimasta quasi sconosciuta. Il Centro Impastato non veniva neppure menzionato. Saviano dimostrava di non avere buone fonti e dava mostra di non essere informato correttamente cosa che scrissi nel mio pezzo", spiega Persichelli.

La sentenza del tribunale, e in particolare del Gip Barbara Callari, del gennaio 2013 che ha dato torto all'autore di Gomorra avrebbe dovuto chiudere la faccenda ma così non è stato.

Secondo il Gip Persichetti avrebbe smentito Saviano facendo uso di dichiarazioni fatte da fonti attendibili: riprese un'intervista di Umberto Santino, presidente del Centro siciliano di documentazione "G.   Impastato" che a sua volta aveva ripreso Felicia Vitale, nuora di Felicia Bartolotta da sposata Impastato, e moglie di Giovanni Impastato, fratello di Peppino.

Ecco la sua testimonianza scritta inviata in aula (vedi allegato):  "La madre di Peppino non aveva il telefono e faceva le telefonate tramite me. Non mi risulta che abbia telefonato a Roberto Saviano. Faccio notare che mia suocera è morta nel 2004 e il libro Gomorra è uscito nel 2006". Oltre alla sua in aula sono arrivate le testimonianze di Giovanni Impastato e di Umberto Santino. Nella sentenza del gip NON si dice che la telefonata non c'è mai stata ma semplicemente si dice che Persichetti ha esercitato correttamente il diritto di cronaca.

La sentenza è di qualche mese fa ma circola solo ora. "A gennaio quando ci fu la sentenza del gip solo Facci scrisse un articolo su Libero", racconta Persichetti. "Il 9 maggio poi, in occasione dell'anniversario dell'assassinio di Peppino la vicenda poi venne ripresa dal blog Baruda e piano piano cominciò a fare il giro del web", continua il giornalista.

E ieri sera sulla sua pagina Facebook Roberto Saviano ha deciso di dire la sua scrivendo un lunghissimo post. Eccone una parte: "Di solito mi scrollo il saviano-post-2fango di dosso, pensando che sia il prezzo da pagare, ma su questo non ce la faccio. Su questo ho deciso di non tacere, per il rispetto profondo che provo per la memoria di Felicia Impastato e per il disprezzo profondo per chi, odiando me, lorda chiunque trovi sulla sua strada".

Sulla testimonianza di Felicia Vitale aggiunge: “Una ragazza aveva letto i miei articoli e ne aveva parlato alla signora Felicia incontrandola a Cinisi. Le aveva passato me al telefono, all’epoca sconosciutissimo scrittore....del resto, se avessi mentito, perché Giovanni Impastato mi avrebbe invitato a Cinisi nel 2009 per parlare di Peppino? Perché mi avrebbe portato sulla tomba di suo fratello? Avevo già scritto della telefonata con Felicia Impastato nel 2004 e poi ancora nel 2009, proprio nel libro che Giovanni Impastato mi aveva invitato a presentare. Perché non contestarmi la veridicità della telefonata in quel momento? Perché farlo ora? La macchina del fango urla falsità. Le urla ai tuoi amici, a chi ti è vicino. Cancella e mistifica la verità".

E' un diritto di Saviano dire la sua. Persichietti si chiede però "perchè questa precisazione arriva solo adesso. La ragazza di Cinisi che viene tirata in causa perchè compare solo ieri sera e non in aula o a gennaio quando c'è stata la sentenza?".

Anche per la famiglia Impastato il caso non sembra chiuso. A rispondere a Saviano, sempre tramite un post è Luisa Impastato, figlia di Felicia e Giovanni, oltre che nipote di Felicia Bartolotta. L'oggetto della querelle è il seguente passaggio di Saviano: "Mi disgusta che le parole livorose di un ex brigatista condannato per omicidio, sostenute dal fango berlusconiano e alimentate da persone che volevano ottenere da me favori di promozione televisiva, provino a lerciare un mio ricordo scritto nove anni fa.

Questa la risposta di Luisa: "Scusate l’intrusione, ma credo che si stia tentando di innescare anche in questo caso, e al contrario, la cosiddetta macchina del fango. Se la memoria non m’inganna, ricordo che la rettifica che era stata chiesta a Saviano (e lui ha rifiutato) fosse relativa ad una sua affermazione che ha ingiustamente ridotto a poco il grandissimo lavoro svolto dalla mia famiglia, dal centro Impastato e dai compagni, per pervenire ad una giustizia che, ha sì impiegato più di 20 anni per compiersi, ma che poco ha avuto a che fare col film “I cento passi”. Il film ha di certo contribuito ad amplificare la storia di mio zio sul circuito nazionale, ma è arrivato dopo una lotta ventennale per tentare di mantenere viva la memoria di Peppino. Era questa l’inesattezza che gli si contestava. Inoltre credo pure di ricordare che mio padre fosse stato già prima invitato alla trasmissione ” Vieni via con me”, invito rimandato a data da destinarsi proprio in seguito a quanto accaduto; a quel punto pensammo, se non ricordo male, che si sarebbe potuto chiarire tranquillamente il tutto proprio in occasione della partecipazione alla trasmissione ma, come dicevo, ciò non avvenne più".

Ecco il paragrafo della discordia tratto dall'articolo pubblicato su "Azione Indiana":

frasi-contestate-2

In Evidenza

Potrebbe interessarti

Telefonata con Felicia Bartolotta, il gip dà torto a Saviano: ma lo scontro continua

PalermoToday è in caricamento