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Cronaca San Cipirello / Via Salvato

Furto “condominiale” a San Cipirello Un’intera palazzina rubava l’acqua

Incredibile scoperta dei carabinieri che hanno arrestato 17 persone tra cui la sorella del sindaco. Grazie a un sistema ingegnoso di derivazioni e condutture, gli inquilini dello stabile di via Salvato si rifornivano gratuitamente

Che ci fosse qualcosa che non andava i carabinieri lo avevano capito già da qualche tempo e che ci fosse qualcuno, negli alloggi popolari di via Salvato a San Cipirello, che facesse il furbo e sottraesse acqua potabile per usi domestici senza pagare nulla lo ipotizzavano, ma mai avrebbero pensato di trovarsi di fronte lo scenario su cui hanno invece fatto luce. I militari infatti sono intervenuti nell’ambito di una serie di controlli che il Gruppo di Monreale sta ormai da tempo effettuando non solo nella valle jatina ma anche nel Corleonese, nel Lercarese e nel Termitano.

Insospettiti da una serie di condutture che, partendo dalla condotta principale della rete idrica appena fuori dalle palazzine di via Salvato, si diramavano prima verso una di queste e poi, come gli approfondimenti hanno chiarito, fino ad ogni singolo appartamento: così, con l’ausilio dei tecnici dell’Aps, gli unici a poter fare chiarezza sulla legittimità di quel gomitolo di cavi, i carabinieri della locale stazione, coadiuvati da altri militari della compagnia di Monreale, hanno scoperto che proprio nessuno pagava la bolletta dell’acqua a via Slavato.

San Cipirello, un'intera palazzina rubava l'acqua



Grazie al sistema ingegnoso di derivazioni e condutture praticamente direttamente e senza contatore sulla rete pubblica, ognuno si riforniva a piacimento, stipando cisterne autonome in modo assolutamente gratuito. Dagli accertamenti dell’Aps intanto risulterebbe che dal 2007, anno in cui la società è succeduta all’Eas nel servizio di rete, nessuno si sarebbe mai preso il compito di inoltrare alcuna richiesta di fornitura o regolarizzazione e, con buona probabilità, il fruttuoso sistema andava avanti sin dall’assegnazione degli alloggi nel lontano 2002.

Così i carabinieri hanno arrestato in flagranza del reato di furto aggravato i 17 assegnatari degli alloggi popolari, presenti o intervenuti durante gli accertamenti, e al deferimento in stato di libertà di altri 8 assenti. Tra gli arrestati non solo pregiudicati ma anche incensurati insospettabili, tra cui la sorella del sindaco di San Cipirello. Nella giornata i 17 arrestati, dopo aver trascorso la note ai domiciliari, convalidati gli arresti da parte del p.m. sono stati rimessi in libertà, in attesa dell’ulteriore udienza di convalida davanti al gip e, successivamente, del dibattimento.
 

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