Arriva il robot “cantante jazz”, ricerca palermitana su New Scientist

Un robot “Cantante jazz” che possa interagire e improvvisare in un duetto progettato proprio a Palermo. Il prestigioso settimanale scientifico inglese New Scientist ha dedicato questa settimana un articolo al nuovo progetto di ricerca relativo al robot “Cantante jazz” del Laboratorio di Robotica coordinato dal professore Antonio Chella e afferente al Dipartimento di Ingegneria Chimica, Gestionale, Informatica, Meccanica diretto dal professor Carmelo Sunseri dell’Università degli studi di Palermo.

Il progetto utilizza il robot Telenoid sviluppato dal gruppo del professore Hiroshi Ishiguro dell'Università di Osaka, con cui il Laboratorio di Robotica ha una pluriennale collaborazione. Il Telenoid è un robot molto particolare dotato di una propria corporeità essenziale ed in grado di muovere la testa, il busto, le braccia e le labbra.

“Lo scopo del progetto – spiega Chella – è quello di analizzare il ruolo della corporeità, della gestualità, delle emozioni e della coscienza nell’improvvisazione musicale jazz mediante l’utilizzo di un artefatto robotico. Il progetto tiene conto dei movimenti gestuali del cantante durante il duetto jazz, delle sue espressioni emozionali e anche degli aspetti creativi dell'improvvisazione jazz. Tutti questi aspetti non sono predefiniti nel robot ma sono appresi mediante imitazione.  Infatti, il Telenoid durante la fase di apprendimento agirà in modalità "teleoperata" e diventerà sempre più “autonomo” nelle fasi successive”.

Un campo di applicazione del sistema sarà l'intrattenimento, in cui il sistema robotico potrà essere usato come una sorta di gioco musicale. Il sistema potrà anche essere impiegato da veri cantanti jazz per sperimentare nuove idee musicali.