Allarme terrorismo a Palermo, parla il capo della polizia: "Rischio zero non esiste"
Così il prefetto Franco Gabrielli, a margine della firma del protocollo di legalità con la Regione siciliana: "Siamo dentro una minaccia, l'Italia è l'unico grande Paese che non avuto attacchi sul suo suolo e questo da un lato ci conforta e dall'altro ci preoccupa"
"Oggi le istituzioni rispetto alle comunità molto spesso hanno perduto credibilità". E' la denuncia del capo della polizia, il prefetto Franco Gabrielli, a margine della firma del protocollo di legalità con la Regione siciliana. "Non lo dico io - ha aggiunto - è un atto che troppo spesso si registra, il giudizio che le comunità danno alle istituzioni. Io credo che il recupero della credibilità passi attraverso l'esempio, il fatto che le comunità possano identificare le istituzioni in soggetti che prima di tutto danno l'esempio. Noi abbiamo un patrimonio di esempio, i nostri caduti, e saremmo folli se non 'utilizzassimo' questi vissuti per la crescita dei territori".
Poi, parlando del rischio terrorismo a Palermo, è arrivato il monito: "Voi giornalisti dovete fare la corretta informazione che fate, evidenziando le criticità, ma non esasperando le paure". Franco Gabrielli ha aggiunto: "Vorrei che tutti noi comprendessimo che siamo dentro una minaccia. Che la minaccia è immanente, e non imminente lo voglio sottolineare. E che il nostro Paese non è stato ancora colpito. Dico ancora, perché il rischio zero non esiste".
"L'Italia - ha continuato - è un obiettivo in questa guerra portata avanti da queste persone. Siamo dentro una minaccia, siamo l'unico grande Paese che non avuto attacchi sul suo suolo. E questo da un lato ci conforta e dall'altro ci preoccupa". Ma avverte: "Non bisogna entrare in questa spirale di paura". "Se è vero che non esiste il rischio zero e anche vero che ci sono degli apparati, che fanno il loro dovere. Ma se prevarrà la paura è il condizionamento delle nostre abitudini questi signori avranno hai vinto. Ma ci vuole il concorso di tutti".