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Cronaca Resuttana-San Lorenzo / Via Salvatore Aldisio

E' "nuova" ma già trasformata in discarica: il paradosso di via Biagio Siciliano e Giuditta Milella

Si tratta della traversa di via Aldisio, alle spalle di una sede Reset, che porta il nome dei giovani studenti che morirono il 25 novembre 1985 travolti da un’auto della scorta dei giudici Paolo Borsellino e Leonardo Guarnotta. I residenti: "Stanchi di pulire a nostre spese"

Nel mese di marzo l'inaugurazione, oggi la trasformazione in discarica nonostante in zona ci siano delle telecamere di sorveglianza. E' il paradosso di via Biagio Siciliano e Giuditta Millella, la traversa di via Aldisio che costeggia il liceo classico Meli che porta il nome dei giovani studenti travolti e uccisi il 25 novembre 1985 da un’auto della scorta dei giudici Paolo Borsellino e Leonardo Guarnotta.

La strada è priva di qualsiasi servizio, dall’illuminazione allo spazzamento, ed è diventata una discarica a cielo aperto. La "collezione" di sacchi di immondizia e rifiuti ingombranti, si trova paradossalmente proprio davanti al cancello posteriore di una sede della Reset. Ultimo "pezzo" arrivato è una voluminosa cassaforte, o quel che ne rimane.

“Sul cancello della Reset sono istallate delle telecamere puntate casualmente sulla discarica – lamentano i residenti - ma nessuno è stato finora beccato perché non vengono utilizzate per questa funzione. Sembra incredibile ma quando al posto della Reset in questo bene confiscato, c'era un centro sociale la situazione nei dintorni era certamente migliore”.

Proprio un gruppo di residenti, a proprie spese, ha bonificato diverse volte l'area, rimosso frigoriferi, pagato il trasporto, affisso cartelli, fatto segnalazioni. "Gli incivili - dicono - continuano a buttare la spazzatura e la Rap continua a non intervenire. Abbiamo un forte senso civico e abbiamo cercato autonomamente di contrastare gli incivili ma siamo stanchi, di pulire a nostre spese e col nostro sudore. La zona è totalmente buia e insicura, manca il servizio di spazzamento in un tratto di via Villa Giocosa, in via Cavalieri di Vittorio Veneto e in via Siciliano e Melilla. Però paghiamo le tasse come tutti”.

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