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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Rifiuti, lettera dei 5 Stelle a Orlando: "Macché miracoli, Palermo città discarica..."

I deputati palermitani di Camera ed Ars scrivono al sindaco in risposta alla lettera inviata dal Comune ai cittadini. Le firme sono di Giorgio Ciaccio, Chiara Di Benedetto, Giulia Di Vita, Claudia La Rocca, Loredana Lupo, Claudia Mannino, Riccardo Nuti e Giampiero Trizzino

I deputati palermitani Cinquestelle di Camera ed Ars scrivono al sindaco Leoluca Orlando in risposta alla lettera inviata dal Comune ai cittadini. La lettera è firmata da Giorgio Ciaccio, Chiara Di Benedetto, Giulia Di Vita, Claudia La Rocca, Loredana Lupo, Claudia Mannino, Riccardo Nuti e Giampiero Trizzino. In una lettera inviata in questi giorni a tutti i palermitani il primo cittadino aveva espresso un concetto chiaro: "Abbiate pazienza, ma i miracoli non sono possibili". Orlando aveva rassicurato i cittadini sul fatto che non verranno sprecati altri soldi e che qualcosa, anche se lentamente, va cambiando. Ecco il testo completo della lettera dei deputati 5 Stelle:

"Sindaco Orlando, nella sua lettera ai palermitani afferma, in merito ai servizi svolti dalla RAP (principalmente rifiuti e manutenzione stradale), che i miracoli non sono possibili e serve tempo. La città non può tollerare questa ennesima presa in giro, i palermitani non pretendono miracoli, ma un servizio quantomeno accettabile, attualmente lontano anni luce da quello attualmente offerto, a peso d’oro, dal Comune. Non può, caro sindaco chiedere ai cittadini di chiudere un occhio, anzi tutti e due, e di spalancare al contempo i portafogli per pagare l’esosissima Tari.

Lei, sindaco, è responsabile, insieme a tutto il consiglio comunale, di aver creato una fotocopia di AMIA, la stessa azienda fallimentare che ha creato una città-discarica. Le stesse persone di AMIA lavorano nella RAP, dove, per stessa ammissione del suo presidente Marino, durante una visita ispettiva del M5S a Bellolampo, il personale è in esubero. Lei ha deciso di ripetere il fallimento di AMIA e in questi anni non ha fatto che vuoti proclami, come quello di dicembre 2013, in cui annunciava "Servizi di qualità". La realtà è ben differente e conferma che la sua azione politica è quella classica dei parolai. Lei ha creato la RAP con l’alibi di mantenere i posti di lavoro, ma in realtà ha mantenuto gli sprechi. La RAP, pagata 128 milioni di euro (+iva) ogni anno dal Comune con le tasse dei palermitani, infatti, non è minimamente paragonabile con altre aziende di altre città, più o meno assimilabili a Palermo, che svolgono gli stessi servizi con 600-800 persone in meno.

Troviamo alquanto stupefacente che Lei, sindaco, in questi mesi, abbia motivato la sporcizia della città con l'inciviltà di molti palermitani, come se questo aspetto non fosse a Lei noto già in campagna elettorale, sorvolando invece sull'assenza sia di una campagna informativa adeguata, che di un’idonea vigilanza della polizia municipale. In considerazione anche dei numerosi fondi ricevuti in questi anni, prima dall' ATO e poi dal comune di Palermo, nascondersi dietro il pretesto dei tempi lunghi di riorganizzazione della macchina amministrativa, vuol dire affermare la completa inadeguatezza a gestire il sistema rifiuti.

Le ricordiamo, altresì, sindaco,  che la città di Palermo ha una percentuale di raccolta differenziata davvero ridicola, nonostante esistano precisi - e da Lei non rispettati - obblighi di legge ai sensi dell’art.205 del D.Lgs 152/2006. Tanto è vero che su questo argomento la Corte dei Conti, sollecitata da un nostro esposto, ha aperto un’indagine per danno erariale,  conseguente ai maggiori costi sostenuti per il conferimento in discarica di materiale che avrebbe dovuto essere oggetto di riciclo, oneri in particolare spesi a titolo di “tariffa smaltimento rifiuti” (la cosiddetta ecotassa) e addizionale del 20% al tributo speciale per non aver raggiunto gli obiettivi di differenziata previsti dalla legge. Inoltre, ci preme sottolineare per l’ennesima volta come financo sulla questione dell’abbancamento dei rifiuti in discarica, il comune Palermo fa finta di non sapere che esistono delle leggi e delle direttive europee che andrebbero rispettate, sicché a Bellolampo si continua a interrare spazzatura tritovagliata, metodo di smaltimento contrario alla direttiva discariche (1999/31/CE), così come confermato dalla sentenza della Corte di Giustizia europea del 15 ottobre 2014.

E non finisce qui: le enormi lacune della RAP, non si esauriscono, purtroppo, sul fronte rifiuti. Pure il servizio manutenzione stradale è tutt’altro che miracolistico: le strade di Palermo, costellate da buche, sono enormi distese di campi da golf, nella migliore delle ipotesi, cosa che conferma che quello della manutenzione stradale è un servizio che la RAP di fatto non svolge, anche se viene pagata per questo. La realtà, egregio sindaco, dopo tre anni di belle parole, è purtroppo quella di sempre, la città di Palermo è strapiena di rifiuti, una discarica a cielo aperto in bella vista su strade da terzo mondo. Bisogna uscire da questo tunnel, applicare e far rispettare la legge anche usando sanzioni chiare e serie. Questo sì che sarebbe una conquista, anzi, per rimanere in tema: un miracolo".

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