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Venerdì, 29 Marzo 2024
Cronaca

Emergenza rifiuti a Capodanno: indagati 157 dipendenti Rap

Si ipotizzano i reati di interruzione di pubblico servizio ed inquinamento ambientale. Secondo la Procura le assenze, giustificate da febbre, donazioni di sangue e permessi sindacali, potrebbero essere state studiate a tavolino

La Procura ha iscritto nel registro degli indagati 157 dipendenti della Rap per l'emergenza rifiuti nel periodo a ridosso della notte di San Silvestro. Per loro si ipotizza il reato di interruzione di pubblico servizio e inquinamento ambientale. L'inchiesta coordinata dal procuratore aggiunto Dino Petralia e dal sostituto Anna Battaglia - si legge sul Giornale di Sicilia - cercherà di fare luce sulle cause dell'ennesima emergenza, cercando di scoprire quali interessi si possano celare dietro la mancata raccolta.

In quell'occasione numerosi dipendenti si era giustificati in vario modo: c'era chi aveva deciso di donare il sangue alla vigilia di Capodanno, chi aveva la febbre o ancora chi aveva richiesto permessi sindacali. Ma sin dalle prime battute la Procura avrebbe sottolineato come la situazione d'emergenza potesse fare "comodo" a qualcuno. Dunque quelle assenze, registrate poco dopo che Comune e Rap avevano trovato l'accordo, potrebbero non essere del tutto casuali e fare parte di un piano studiato a tavolino.

Nell'ambito delle indagini sono stati ascoltati, in qualità di persone informate dei fatti, il sindaco Leoluca Orlando ed il presidente della Rap, Sergio Marino. Il cittadino numero uno palermitani, all'indomani del fatto, si era scagliato duramente con la gestione dell'emergenza, parlando di "assenze impressionanti" (LEGGI QUI) e annunciando di volere coinvolgere la Procura. Ma venne anticipato e convocato ancora prima di presentare qualunque esposto, restando a colloquio in procura per oltre due ore. (GUARDA VIDEO)E assieme a Marino annunciarono di voler dare massima collaborazione, fornendo gli elenchi dei dipendenti in servizio durante quei giorni.

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