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Venerdì, 19 Aprile 2024
Cronaca

Rifiuti ancora respinti a Motta e Lentini, furia Orlando: "Dai privati arroganza e ricatti"

I tir della Rap costretti a fare dietrofront dopo il "no" di Oikos e Sicula Trasporti, società che gestiscono le due discariche. Ancora non si conoscono le motivazioni. Il sindaco chiede provvedimenti "urgenti e prescrittivi" alla Regione. Informato il ministero dell'Interno

Respinti. Ancora una volta. I camion carichi di rifiuti provenienti da Palermo costretti a fare dietrofront dopo il "no" di Oikos e Sicula Trasporti, società private che gestiscono le discariche dove Rap - su indicazione della Regione - conferisce da quando Bellolampo è full. Il sindaco Orlando va su tutte le furie: "Continua l'arrogante e ricattatoria posizione dei gestori privati delle discariche che, nonostante gli accertamenti positivi di Arpa alla presenza del Noe, non permettono l'accesso ai camion della Rap. Ciò vanifica lo sforzo dell'azienda per contenere il rischio che Palermo, e a catena tutta la regione, sia investita da una crisi ambientale. Così facendo si mette a rischio l'unica azienda pubblica di questo settore in Sicilia".

Nei giorni scorsi, l'Arpa ha effettuato una verifica a campione sui rifiuti presenti a Bellolampo. Dalle analisi è emeso che le quantità di organico presenti nell'immondizia sono dell'11,8%: entro il limite del 15% stabilito per legge. Eppure, attacca Orlando, "tre discariche individuate dalla Regione rifiutano con motivi diversi - o come nel caso di Catanzaro Costruzioni senza aver fornito alcun motivo - lo scarico dei rifiuti in aperto dispregio di quanto certificato dall'Arpa in servizio congiunto con il Noe". Stamattina la Oikos di Motta Sant'Anastasia e la Sicula Trasporti di Lentini hanno respinto i due camion che la Rap ha inviato per evitare che a tornare indietro fosse l'intera colonna composta da 25 mezzi. Ancora non si conosce il contenuto dei verbali redatti dai gestori delle discariche dopo il respingimento dei rifiuti. Anche se la Sicula sostiene che i mezzi non sarebbero arrivati a causa di un guasto: versione discordante rispetto a quella fornita dal Comune. 

Intanto la discarica di Bellolampo scoppia, con le oltre 30 mila tonellate stoccate nei piazzali in attesa di essere smaltite. "Giova ricordare - prosegue Orlando - che negli anni scorsi è stato imposto alla Rap di accogliere a Bellolampo fino a 1.500 tonnellate al giorno di rifiuti provenienti da oltre 40 Comuni della provincia, mentre oggi nel rapporto con i privati non si adottano provvedimenti analoghi. Giova ricordare che i provvedimenti degli anni scorsi hanno accelerato l'esaurimento della sesta vasca e che oggi si stanno accumulando ritardi nella realizzazione della settima vasca già finanziata, di competenza del dipartimento regionale Acque e rifiuti. Giova infine ricordare che proprio alcuni di quei gestori privati sono stati e sono al centro di indagini perché collegati ad un pluridecennale sistema di potere affaristico e mafioso".

Comune e Rap chiedono provvedimenti "urgenti e prescrittivi" alla Regione nei confronti dei gestori privati. "Oggi - conclude Orlando - abbiamo informato il ministero dell'Interno, anche per il necessario interessamento dei prefetti territorialmente coinvolti. Infine, ricordo che su questi temi la scorsa settimana ho già relazionato alla commissione regionale Antimafia ed ho chiesto personalmente che sia avviata una indagine congiunta delle commissioni parlamentari Antimafia ed Ecomafie, oltre a presentare, come anche Rap ha fatto, diversi esposti alla magistratura".

L'assessore regionale all'Energia, Alberto Pierobon, sta cercando di fare chiarezza sulla vicenda. E, in attesa di prendere visione di carte ufficiali, mantiene il più stretto riserbo. Intanto domani, alle 16, è stato convocato un vertice urgente in assessorato su Bellolampo con i gestori delle discariche, il Comune, la Rap e i tecnici del dipartimento regionale Acque e rifiuti. 

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