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"Ridateci le biblioteche di Palermo"

Nota- Questo comunicato è stato pubblicato integralmente come contributo esterno. Questo contenuto non è pertanto un articolo prodotto dalla redazione di PalermoToday

In questo periodo, come cittadini palermitani, stiamo assistendo, in conseguenza di alcuni fatti fortuiti che hanno portato alla chiusura della Biblioteca Comunale di Piazza Casa Professa e della Biblioteca Regionale di Corso Vittorio Emanuele, ad un fatto grave: nel più totale interesse dei media e delle istituzioni, viene negato il servizio bibliotecario pubblico, che significa diritto alla cultura e diritto alla città. Diritto alla cultura non in quanto cittadini, ma in quanto presenti fisicamente sul territorio, dato che le biblioteche pubbliche possono avere come utenza persone che solo momentaneamente si trovano nel territorio, e diritto alla città, poichè una città senza biblioteche è una città culturalmente povera.
Se infatti la fame di cibo svuota gli stomaci, la fame di cultura svuota i cervelli, e questa città sente questa fame. La sente negli studenti delle scuole e dell'Università che, pur possedendo le proprie biblioteche sono vincolati per accedervi a un'iscrizione o ad una matricola, la sente nelle palazzine di borgata come nelle villette sul mare, in centro come in periferia, la sente nel giovane che vuole un posto dove poter studiare in pace il pomeriggio o la sera, la sente nella tristezza di chi passa e vede i cancelli sbarrati.
Palermo non vive, in questo modo, la sua primavera, ma il suo inverno più buio è profondo. Una città senza biblioteche è una città che ha fatto il libro unicamente merce, e chi legge unicamente acquirente, con piccole biblioteche di quartiere o di enti privati praticamente al collasso.
Chiedo a chi di competenza di intervenire, e di farlo in fretta, esistono i mezzi per poterlo fare subito, pur non avendo accesso diretto alle sedi. Si chiama prestito interbibliotecario, e noi siamo gli unici in Italia a ignorarlo.
Se non si interverrà, temo che saremo costretti a fare da soli, là dove non arriva il diritto alla cultura arriverà internet.
Muovetevi. E fate in fretta, altrimenti toccherà ristabilire da soli, tramite Internet, da cittadini ciò che ci negate come diritto...

I DIRITTI NON SI CHIEDONO, SI PRETENDONO
SOLUZIONI SIA A BREVE CHE A LUNGO TERMINE

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COMITATO PER LA RIAPERTURA DELLE BIBLIOTECHE PUBBLICHE DI PALERMO

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