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Giovedì, 28 Marzo 2024
Cronaca

Guido Magherini e il figlio morto dopo l'arresto, assolti i 3 carabinieri: "Dimostreremo che fu ucciso"

Riccardo perse la vita 4 anni fa a Firenze. Adesso la Cassazione ha assolto i militari accusati di omicidio colposo. La rabbia dell'ex giocatore del Palermo: "Ho qualche bene e venderò tutto per avere giustizia"

Tutti assolti. "Il fatto non costituisce reato". Per questo i giudici della quarta sezione penale della Corte di Cassazione hanno assolto i tre carabinieri accusati di omicidio colposo per la morte di Riccardo Magherini, avvenuta il 3 marzo 2014 a Firenze. Il collegio, accogliendo il ricorso presentato dagli avvocati della difesa dei tre carabinieri, ha disposto così l'annullamento della sentenza d'appello. Riccardo Magherini era figlio dell’ex giocatore del Palermo Guido Magherini: disputò tre stagioni con la maglia rosanero nella seconda metà degli anni Settanta, diventando presto un semi-idolo (18 gol).

Chi era Riccardo Magherini

Lui, Riccardo, ha provato a seguire le orme del padre. Inizio promettente, con la vittoria del torneo di Viareggio in maglia viola, da protagonista. Era considerato una promessa del calcio fiorentino. Poi si è perso per strada. Tante delusioni, anche nella vita. Fino alla separazione con la moglie e all’ultima tragica notte. Riccardo Magherini,  40 anni, morì durante un arresto da parte dei carabinieri la notte tra il 2 e il 3 marzo del 2014, in Borgo San Frediano. I tre carabinieri bloccarono Magherini mentre, sotto l'effetto di sostanze e in preda ad allucinazioni, convinto di essere inseguito da qualcuno che voleva ucciderlo, invocava aiuto in Borgo San Frediano, nel cuore del suo quartiere. L'uomo era uscito a cena in un ristorante, poi aveva iniziato a girare a piedi per le strade del quartiere gridando che gli avevano rubato portafoglio e cellulare. Era poi entrato in una pizzeria dove aveva continuato a dare in escandescenze. Tornato in strada, era stato bloccato dai carabinieri e ammanettato a terra, a pancia in giù e a torso nudo, per almeno un quarto d'ora. All'arrivo di un'ambulanza senza medico a bordo, l'ex calciatore fu trasportato nel reparto di rianimazione dell'ospedale Santa Maria Nuova, dove alle 2.45 ne venne constatato il decesso.

Il sostituto procuratore generale della Cassazione, Felicetta Marinelli, aveva chiesto la conferma delle condanne inflitte in appello ai tre militari: Vincenzo Corni, 8 mesi, e Stefano Castellano e Agostino della Porta, 7 mesi ciascuno. "Se i carabinieri lo avessero messo in posizione eretta, avrebbero permesso i soccorsi e con elevata probabilità la morte non si sarebbe verificata", ha ripetuto per due volte durante la requisitoria il sostituto procuratore generale.

Non ci sarà un nuovo processo

I giudici della Cassazione hanno anche respinto il ricorso dei familiari di Magherini, rappresentati dall'avvocato Fabio Anselmo, che chiedeva l'annullamento della sentenza e un nuovo processo a carico dei tre militari con l'imputazione di omicidio preterintenzionale, che contemplasse l'evento morte "come conseguenza del reato di percosse".

Le parole del papà

"Non so che dire, mi casca il mondo addosso". Così Guido Magherini, il padre, commenta l'assoluzione. "Ho qualche bene, e venderò tutto per dare giustizia a Riccardo". ha poi aggiunto a Lady Radio. "E' una giornataccia - ha detto - ci dobbiamo ancora riprendere, perché a tutto potevamo pensare fuorché ad una assoluzione così piena. Vogliamo conoscere al più presto le motivazioni. Avrò bisogno di un paio di giorni per ricaricarmi e poi andremo avanti". "Noi famiglia Magherini, che abbiamo qualche bene, finiremo tutto per dimostrare che Riccardo è stato ucciso. Oltre non posso dire, perché altrimenti mi arresterebbero", ha detto ancora. "Una delle cose più belle - ha aggiunto - è che tutta la città è con noi, la gente è con noi e questo ci dà una grande forza per andare avanti".

Le altre reazioni

"E' incredibile, non ci vogliamo pensare, non ci vogliamo credere. Vado dal babbo". Queste invece le prime parole di Andrea Magherini, fratello di Riccardo, subito dopo aver appreso la notizia dell'annullamento della condanna ai tre carabinieri. Sulla pagina Facebook "Gli amici del Maghero (Riccardo Magherini)" è comparsa la scritta: "La Cassazione assolve gli imputati perché il fatto non costituisce reato. In Italia la giustizia non esiste più".

Questo il commento di Fabio Anselmo, legale di parte civile della famiglia Magherini: "Guido ed Andrea Magherini. Una famiglia distrutta. Quel video terribile che documenta la morte di Riccardo stretto al suolo mentre urla invano chiedendo aiuto. Quei calci ripetuti riferiti da 14 testimoni. La lesione al fegato. Due condanne pronunciate dai Giudici di primo e secondo grado improvvisamente annullate dalla Cassazione senza rinvio “perchè il fatto non costituisce reato”. È un momento difficilissimo ma se vogliamo essere vicini ed aiutarli non abbandoniamo la strada della civile indignazione. Quel che posso dire è che la vicenda giudiziaria non è da considerarsi chiusa. Attendiamo le motivazioni. Di più non dico".

"Non immaginavamo un esito del genere e siamo vicini alla famiglia Magherini, che per quattro anni e mezzo ha atteso invano giustizia e la cui sofferenza non può, da oggi, che prolungarsi", ha dichiarato Antonio Marchesi, presidente di Amnesty International Italia. "Pur astenendoci da ogni valutazione sulla sentenza della Corte di cassazione, non conoscendone le motivazioni, continuiamo a ritenere che nei confronti di Riccardo Magherini siano state utilizzate procedure d'arresto che non abbiano avuto come priorità la salvaguardia della vita umana".

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